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di Rosi Giordano - Mixage da “Il Marinaio” di Fernando Pessoa e del racconto poetico “Il colore di Bianca” di Maria Enrica Prignani Interpreti Giulia Bornacin Enrico Epifani Maria Enrica Prignani Percussioni e voce Michele Albini Costumi a cura di Giulia Bornacin Luci di Michele Favorito Regia e Spazio di Rosi Giordano Spettacolarizzazione di un viaggio nella nebbia Viaggio inVerso è frutto della rivisitazione e rielaborazione di parole, pensieri e suggestioni di due testi,“Il Marinaio” di Fernando Pessoa e “Il colore di Bianca”, di Maria Enrica Prignani “Il Marinaio” di Fernando Pessoa è un'opera di particolare contenuto poetico in cui tre donne si confrontano smarrite con un passato probabilmente mai vissuto, i loro dialoghi, mentre vegliano una quarta donna defunta, appaiono come un intreccio senza fine di realtà, sogni e ricordi. Il racconto “Il colore di Bianca”, di Maria Enrica Prignani estrae dal testo di Pessoa la defunta che le tre sorelle vegliano, proponendola come rediviva, essenza del sogno e del ricordo, Bianca apre e traccia strade alle suggestioni. Vera è frutto della riscrittura testuale, cerca di razionalizzare il percorso che attraversa desiderosa di non essere conseguenza di un'idea, di un bisogno, di un sogno ma semplice realtà...Il terzo personaggio è la personificazione del marinaio del testo di Pessoa di cui raccontano le tre sorelle, il naufrago che desideroso di riprendersi i ricordi primigeni, dopo averne inventati di nuovi per non soffrire della perdita del proprio mondo, si rende conto di non essere in grado di ricordarli e sparisce... ed è allora che lo immaginiamo come Ruah, nell'intento di riproporre ancora e ancora, in un altro luogo e in uno spazio altro, il suo immaginifico racconto. Nella riscrittura viene tratteggiato come intento a cercare . Egli è vento e scopre lo spazio attraverso il movimento, una sorta di preparazione “pico-fisica” per rivivere il suo viaggio nell'immaginazione, efficace e unico antidoto alla sofferenza per la perdita del suo mondo. Tutti e tre i personaggi vivono come in un territorio invaso da nebbia, si incontrano e si confrontano, rimanendo strettamente legati alla loro identità e percezioni nonostante i diversi momenti di condivisione ...il luogo in cui vivono è un non luogo dove ognuno di loro formalizza la propria essenza attraverso la diversità dagli altri due personaggi. Sarà la concreta Vera a dare un limite al viaggio inverso nel sogno e nell'immaginazione in cui l'hanno trascinata l'inconsistenza di Bianca e la leggerezza di Ruah e utilizza proprio le parole del testo di Pessoa per concludere con ..No, non ci credo! La traccia sonora, vocale e percussiva, una sorta di quarta voce, immerge nel percorso con un contenuto asciutto ma ricco in ritmi rafforzando l'aspetto del percepire, la vogliamo immaginare come un fluido che tutto attraversa, conquista e riassetta. Lo spettacolo è andato in scena al Teatro Keiros di Roma nella stagione Teatrale 2013/2014 a Marzo.
Eccellente. Bravi!
RispondiEliminaFantastici. Eccezionale....
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