La Pelanda. Centro di produzione culturale 9 settembre 2014
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
Valentino Villa
L'inferno è solo una sauna
di Katja Brunner (CH/DE) | traduzione di Alessandra Griffoni | studio di Valentino Villa | con Valeria Almerighi, Roberta Azzarone, Barbara Chichiarelli, Vittoria Faro, Marco Palvetti, Francesco Petruzzelli, Stefano Vona Bianchini | spazio scenico Francesco Mari | a cura dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico"
www.fabulamundieurope.eu
L’inferno è solo una sauna, ispirato alla vicenda di Elisabeth Fritzl, segregata per 24 anni dal padre in una cantina e madre di 7 figli incestuosi, non è mai stato rappresentato. Katja Brunner isola, di questa atroce vicenda, solo gli snodi più ambigui per rielaborarli in un’epopea allucinata, ironica e dolorosa. Protagonista di questo “inferno” non è il dolore della vittima ma quello del mondo. Un dolore che genera lo scontro abominevole fra i sessi, che si identifica nell’esercizio cieco del potere. E lo fa con una tale forza vitale da riuscire a prospettare una possibile filosofica soluzione. La libertà che si respira nel testo, negli accostamenti tematici e visivi, nella fusione di manga, mito e riflessione filosofica, nella sua lingua saudente e stonata, non possono trovare ragione solo nei 23 anni dell’autrice. C’è dell’altro.
7 attori, potrebbero essere anche 100, o un universo. 1 lingua dirompente e sgrammaticata: rimasticazione dissacrante dei luoghi più sacri e solitamente inviolabili della conversazione umana. 1 invito al combattimento ironico, anche frivolo, contro la dittatura della normalizzazione. 1 ginnastica del pensiero e della morale; per chi parla e per chi ascolta. 1 prova di esistenza per un testo non ancora nato.
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