UN GIORNO TRISTE COSI FELICE - Sócrates

31.7.14
La Casetta Rossa 9 luglio 2014 Presentazione-reading di
UN GIORNO TRISTE COSI FELICE.
Sócrates, viaggio nella vita di un rivoluzionario di Lorenzo Iervolino
con l'autore interviene FABRIZIO GABRIELLI
letture e suoni a cura di TAMARA BARTOLINI e MICHELE BARONIO
Sócrates: quando il padre Raimundo gli diede questo nome immaginava per il figlio un futuro importante, da medico, filosofo, o rivoluzionario. Sócrates Brasileiro è stato un po’ tutto questo, anche se è passato alla storia come uno degli interpreti più originali dell’arte del futebol. Con Un giorno triste così felice Lorenzo Iervolino ha ricostruito la voce di Sócrates, «un uomo dal cuore grande come una sala da ballo» Un viaggio tra invenzione letteraria e reportage narrativo alla scoperta di un campione che amava la birra al pari della conoscenza, ma odiava ogni forma di gerarchia.

La dolce via

31.7.14
LA DOLCE VIA (Villa dei Quintili)
Dal Tramonto all’Appia, III edizione - venerdì 11 luglio 2014
Parole e musiche delle radici - Alberi di canto
Performance-sipario degli artisti§innocenti
Giovanni Lauricella, Donato Simone, Manco Piacenti, ..., Pubblico
Erasmo Treglia ocn la rete Salamandrina
Giardino dei Patriarchi
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma presenta al pubblico una nuova conquista: la restituzione di Santa Maria Nova alla città.
Nell’ambito dell’appuntamento “Dal Tramonto all’Appia”, giunto alla sua terza edizione, la sera dell’11 luglio sarà possibile accedere gratuitamente, e per la prima volta, alla nuova area archeologica di Santa Maria Nova che confina con le imponenti rovine della Villa dei Quintili, aperta anche questa per godere di un unico spazio ricchissimo di storia, di archeologia e di paesaggio incontaminato.

Camille

29.7.14
‘Live performance in video streaming* Punto di partenza per CAMILLE è la riproduzione, traduzione, travisamento e tradimento della serie di Edgar Degas “Nudi di donne intente a bagnarsi, lavarsi, asciugarsi, strofinarsi, pettinarsi o farsi pettinare”. La serie di dipinti e schizzi di Degas si presta come partitura coreografica. Il ricorso a materiali teorici accompagna un'indagine sul concetto d’intimità. L’intento è quello di compiere un gesto utopico, fare irruzione nell'anonimato del corpo. CAMILLE – così chiamerò la bagnante di Degas – è una donna che attende la sua intimità. * Durante la video installazione il pubblico spia la performer via webcam. CAMILLE è a sua volta collegata con una webcam pubblica puntata su Times Square, il suo mondo privato si affaccia sul pubblico e viceversa. di e con Francesca Gironi musica: Luca Losacco realizzazione tecnica: Matteo Mancini costume: Laura Bastianelli, Sara Costarelli ripresa video: Ruben Lagattola Anticorpi Explo, Teatro Sperimentale, Ancona, 21 Febbraio 2014 Realizzato grazie al sostegno di Dance_B, il nuovo progetto di residenze creative presso DanceHaus promosso da ArtedanzaE20 Francesca Gironi fa parte della piattaforma Matilde. Progetto di Regione Marche e Amat’

Maria addolorata

28.7.14 ,
Sansepolcro (AR) Auditorium di Santa Chiara 24 Luglio 2014 Kilowatt Festival
MARIA ADDOLORATA
regia e interpretazione / by and with Carlo Massari e Chiara Taviani
disegno luci / lighting designer Massimiliano Sacchetti
co-produzione / co-production U.O.T
Un’investigazione su autentici eventi dolorosi. Un percorso di due esseri che provano a sopravvivere all’esterno, agli eventi e a loro stessi. Non si parte da una storia, poiché si affronta un grande tema universale, senza regole, inaspettato. Si aspetta che arrivi, ci fulmini, e diventi motore di un’azione fisica.
C&C è la collaborazione tra due artisti indipendenti: Carlo Massari (84) e Chiara Taviani (85). Si incontrano nella compagnia Balletto Civile di Michela Lucenti nel 2010. Nel 2011 nasce il primo spettacolo Corpo e Cultura (2011), ne seguono 012 (2012), Maria Addolorata (2013) e Tristissimo (in creazione). Hanno presentato il loro lavoro in diversi festival nazionali e internazionali: Be Festival (Uk), Tanzimpulse (Au), Accidental Festival (Uk), Lucky trimmer (D), Wonderland (It), Fuori Luogo (It), Quinzena de dança de Almada (P), Mc 11 Paris (Fr). Quest’anno vincono il premio della giuria nel festival HiverOclytes/ les Hivernales di Avignon (Fr) e l’edizione 2014 di Palco Aperto/Pim Off a Milano.
www.ceccompany.org

Una Bella Prigione (il Mondo)

28.7.14
Giardini della Filarmonica 28 LUGLIO 2014 Teatro Libero di Rebibbia e Ass. Cult. Muovileidee
presentano Sasà Striano, Fabio Rizzuto e gli ex detenuti attori di Rebibbia N.C.
in
Una Bella Prigione (il Mondo)
Amleto, W.Shakespeare
Un Talk Show su Bellezza e Giustizia
M° Franco Moretti pianoforte
e con la partecipazione straordinaria del Prof. Marco Ruotolo
conduce Fabio Cavalli
In occasione del Decennale del Teatro Libero di Rebibbia, mentre all’interno del penitenziario romano si anima uno dei principali teatri della Capitale con oltre 15.000 spettatori l’anno, ecco che un gruppo di artisti ex-detenuti propone al pubblico una vera e propria rimpatriata. Chi li ha apprezzati “dentro” con Shakespeare, Dante, Cechov, Tolstoj, Bruno,… e sui grandi schermi con “Cesare deve morire”, ora può incontrarli sul palcoscenico dei Solisti del Teatro. Si sono fatti le ossa sul palcoscenico del carcere ed ora, liberi dalle aule di giustizia, affrontano quello che è diventato il loro nuovo, autentico “giudice naturale”: il Pubblico. Dieci anni di carriera dietro le sbarre raccontati attraverso una carrellata di brani celebri, racconti drammatici e gustosi, aneddotica fra Arte e Vita. Hanno chiamato a sorreggerli il loro storico musicista di scena, il compositore e direttore d’orchestra ufficiale del Teatro di Rebibbia, il M° Franco Moretti.
Fabio Cavalli, regista della Compagnia di Rebibbia N.C. si è fatto, ancora una volta, loro complice. In un talk-show che svela sul carcere tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere, è stato coinvolto nientepopodimenoche un grande giurista: il prof. Marco Ruotolo che lascia per una volta le aule di Roma3 e sale in palcoscenico. Obiettivo: fare in modo che la palla delle polemiche giudiziarie vada a finire proprio là dove deve finire: in tribuna. Infatti il pubblico sarà coinvolto, provocatoriamente, direttamente, nel grande dibattito mai spento e mai risolto: “buttare la chiave?”.

Strascichi

25.7.14
Teatro alla Misericordia, Sansepolcro, 25 Luglio 2014
festival Kilowatt IRENE RUSSOLILLO
“STRASCICHI”
 regia e interpretazione / director and performer Irene Russolillo
musica / music Piero Corso, Irene Russolillo
collaborazione tecnica / technical assistant Luca Telleschi
testi da / texts by Russolillo, Portishead, Sean Hayes, Beckett, Cohen, Morante, Szimborska
co-produzione / co-production ALDES
in collaborazione con / with the collaboration of c32 performing art workspace, Centro Artistico Il Grattacielo, Electa Creative Arts col supporto di / supported by MIBACT, Regione Toscana
durata / length 25’
Trovarsi buffi nella propria solitudine. Parlarne. Come? Dire del dire. Parlare delle parole. Fare un discorso sul discorso. Giocare a comporre stralci di racconto che con-suonino e risuonino, l’uno nella forma e nel senso dell’altro. Cercare di bastarsi da sola. Un tardivo femminismo? Può essere. Ma, come si dice, di necessità virtù.

Teatro Lo Spazio - Autori nel cassetto

24.7.14 ,
Teatro Lo Spazio - Autori nel cassetto
17-31 luglio Roma
Concorso di corti teatrali.

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Sonagli

22.7.14
GINKGO, un progetto di Resilienza Artistica All’interno della programmazione di Q44 - 70° Commemorazione del Rastrellamento del Quadraro (1944-2014) il progetto Ginkgo ha disseminato in spazi sia pubblici che privati del quartiere i lavori di quattordici artisti: Paolo Assenza, Arianna Bonamore, Paolo Dore, Luca Grechi, Marta Mancini, Anahi Angela Mariotti, Tommaso Medugno, Franco Ottavianelli, Gino Piacentini, Julie Poulain, Nicola Rotiroti, Germano Serafini, Simone Tso, Daniele Villa. Un gruppo nato da incontri, amicizie e conoscenze sedimentate: la maggior parte di loro vive o ha radicato il proprio studio d’artista tra il Quadraro e Torpignattara, creando atelier condivisi come Off1c1na e Studio 54. I Ginkgo Biloba (o Ginkgo) sono alberi molto rari da incontrare in Italia quanto straordinari per le loro caratteristiche: riconosciuti come fossili viventi, unici sopravvissuti della famiglia dei Ginkgoinae, risalgono a oltre 250 milioni di anni fa, prima della comparsa dell’Uomo sulla Terra. Pressoché sconosciuti in Europa fino al XVIII secolo, in Cina e Giappone sono considerati invece da secoli alberi sacri simbolo di forza e longevità, capaci di sopravvivere nel 1945 allo scoppio della bomba atomica di Hiroshima, rigermogliando poco tempo dopo. All’interno del Quadraro ne sorgono numerosi esemplari lungo un intero viale, via dei Lentuli, che resistono al tempo e all’incuria. Partire dal Ginkgo Biloba significa cercare di confrontarsi in maniera poetica e stratificata – ma non per questo meno concreta – con il tema della Resistenza, colonna portante di Q44: una rassegna simbolo di un quartiere che da anni mantiene viva non soltanto la sua memoria, ma anche la propria ricettività culturale. La capacità del Ginkgo Biloba di sopportare eventi traumatici esterni, riadattandosi al contesto in tempi rapidi (e migliorando la propria condizione), ha portato la definizione del progetto Ginkgo verso il concetto di ‘resilienza’. Un termine denso e stratificato (con declinazioni che vanno dalla psicologia alla fisica, spaziando per l’ecologia e l’informatica) che, forse più di resistenza, riesce a racchiudere una riflessione che parte dalla memoria storica per approdare alle necessità dell’oggi, all’emergenza del quotidiano, con particolare attenzione al rapporto tra Arte e contesto urbano. Quella che potrebbe definirsi ‘attitudine resiliente’ concentra le proprie energie sul fare e sulle potenzialità delle possibili soluzioni pratiche, sul qui e ora, sulla collaborazione creativa di tutti i soggetti all’interno di una data comunità.* I lavori dei quattordici artisti coinvolti in Ginkgo – interventi estemporanei o semipermanenti che abbracciano varie definizioni: site-specific, partecipativi, community-oriented – si allacciano alla memoria storica del quartiere, alla Resistenza e in particolare intorno ai drammatici fatti del 17 aprile 1944, quando quasi mille uomini tra i 16 e i 55 anni furono catturati da alcune truppe militari tedesche e deportati nei campi di concentramento. La loro resilienza sta nella capacità di adattarsi in maniera attiva, creativa, sostenibile e concreta al territorio; ma soprattutto risiede nel loro essere frutto di un incontro, del confronto e della collaborazione con tutte le parti coinvolte, in primis con le realtà associative e gli abitanti del quartiere.

Deo Gratias

22.7.14 ,
Villa Mercede 7 Luglio 2014 Fringe Festival 2014 Deo Gratias
 Spazio Seme Arezzo
di Francesco Botti
Regia di Francesco Botti e Leonardo Lambruschini
Con Francesco Botti, Leonardo Lambruschini
Deo Gratias è uno spettacolo che unisce la narrazione alla danza. Tratto da un “racconto di paura” di Francesco Botti contenuto all’interno del Decameron 2013 edito per Felici Editore, è la rappresentazione di una storia misteriosa che tratta il tema della follia amorosa con un rimando specifico ai temi del tarantismo e della possessione. Misteri pagani e ricordi rimossi.
Deo Gratias è uno spettacolo dove il corpo rivive il precipizio di un’emozione fisica violenta e riporta a galla la deriva di un passato inquietante. L’incontro amoroso come scintilla ed esplosione della memoria. Francesco Botti e Leonardo Lambruschini interpretano i protagonisti come opposte parti di uno stesso sentire. I movimenti quanto le frasi tagliano l’aria fino alla rivelazione finale.
Lo spettacolo è nato in occasione del progetto Clima 01 – Percorsi di figurazione contemporanea, una co produzione Ishii production e Spazio Seme. In scena le opere di Roberto Dragoni ispirate ai Prigioni di Michelangelo Buonarroti.

Vaga show

22.7.14 ,
Villa Mercede 8 Luglio 2014 Fringe Festival 2014Il “Vaga show” è uno spettacolo tra il cabaret, l’avanspettacolo e il teatro che mette insieme i personaggi e gli sketch interpretati da Cecilia D’Amico nel corso di serate di cabaret e varietà teatrale e che sono ideati e scritti da lei stessa e dall’autrice Chiara Cucci. Fil rouge dello spettacolo è il Boss, una psicoterapeuta in carriera, durante lo svolgimento di una conferenza sulle relazioni: “relazioni umane personali e impersonali, di genere x, y o altro, nazionali e internazionali, reali o virtuali, animali, vegetali e minerali. Insomma relazioni”.

Bazar

22.7.14
Palazzo Gentili Viterbo 6 Luglio 2014 Bazar della Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione di Rebibbia, scritto da Antonio Turco e diretto da Francesco Cinquemani, con la partecipazione straordinaria di Mario Zamma.
Monologhi sui percorsi di vita che si intervallano con brani di musica popolare, di blues o di musica soul, intrecci esistenziali legati alle motivazioni che hanno indotto i protagonisti a commettere azioni devianti, la difficoltà di credere in un futuro in cui è complesso il reinserimento sociale sono definiti in una opera caratterizzata da una riduzione in chiave di drammaturgia penitenziaria, come nello stile più classico della Compagnia Stabile Assai.

Senza niente 1 - L'Attore

17.7.14 ,
Villa Mercede 8 Luglio 2014 Fringe Festival 2014 SENZA NIENTE 1 – L’ATTORE
(Teatro Magro)
con Alessandro Pezzali
regia di Flavio Cortellazzi
L’attore è rimasto senza scena.
Purtroppo solo un monologo.
Fino al tramonto.
Dissacrante, metateatrale, ironico e autoironico, disfattista e celebrativo - tra i vincitori del Roma Fringe Festival 2012. Uno spettacolo definito “punk”, ma che si smarca da ogni etichetta generalista, e che, dopo i grandi apprezzamenti di pubblico e critica riscossi in occasione del Fringe Capitolino, torna in scena Fuori dalle mode, senza pietismi, senza banalità e senza falsi ideologismi, il progetto Senza Niente nasce dall’esigenza di riflettere sul panorama attuale del teatro e dello spettacolo in genere. Un orizzonte disfatto e disfattista, minacciato dalla crisi, all’interno del quale la qualità e la professionalità vengono sempre più frequentemente accantonate a favore di una schizofrenia dei generi, a favore del sensazionalismo spettacolare. Nel pieno di tale situazione, in uno stato di completo smarrimento, si posiziona Teatro Magro, in una condizione surreale nella quale il futuro appare brumoso e poco limpido. Senza Niente 1 diventa così il volto sarcastico delle professionalità teatrali vittime di stereotipi, di antichi schemi alla ricerca di un riposizionamento nella condizione attuale.

Hourse Head

17.7.14 ,
Villa Mercede 8 Luglio 2014 Fringe Festival 2014
HORSE HEAD
di Damon Lockwood
regia di Leonardo Buttaroni
con Sebastiano Gavasso e Diego Migeni
scenografie di Paolo Carbone
spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2012.
Una storia che cattura, per una messa in scena e una squadra artistica degna di nota, una commedia noir dalle tinte ironiche e intelligenti. Nel film di Francis Ford Coppola Il Padrino (1975) un pluripremiato cavallo da corsa viene decapitato e la sua testa viene lasciata durante la notte nel letto del suo proprietario: un regista hollywoodiano di successo colpevole d’aver rifiutato una offerta di Don Corleone.
Avete mai pensato ai due scagnozzi che hanno avuto il compito di farlo?
Horse Head è la tragicomica storia di due fratelli: Edmondo, un attore fallito che sta perdendo ogni stima di se’, e Filippo, picciotto tormentato il cui nome significa drammaticamente amante dei cavalli, che nella California del 1945 decidono di accettare l’ irrifiutabile offerta di Don Corleone per garantirsi un avvenire e farsi strada nella malavita. La commedia in un unico atto di 60’ ci mostra l’evoluzione dei due personaggi che, per adempire al rischioso ed infame compito, saranno costretti ad affrontare i propri demoni.
La scenografia e le luci omaggiano la forza visiva del film di Coppola e della tradizione noir, tra la polvere, il bianco e nero e il seppia. Le molte citazioni cinematografiche omaggiano ed onorano la cultura italo-americana e non solo: dai movie brats (Coppola, Scorsese, Stone) ai loro attori icone (De Niro, Pacino, Joe Pesci), dando vita ad uno spettacolo che coinvolge indipendentemente dalla conoscenza o meno de Il Padrino, esaltando al contempo quegli spettatori che già conoscono e amano la pluripremiata pellicola.
I ritmi altissimi non sminuiscono bensì esaltano l’umanità della recitazione, danzando sulla sottile linea che separa commedia e tragedia noir, accompagnando il pubblico tra ilarità amara e coinvolgimento emotivo.

Kilowatt Festival 2014

16.7.14 ,
Kilowatt Festival 2014

Guarda Video

Sansepolcro (AR) XII Edizione 19-26 luglio
l festival Kilowatt e la casa editrice Titivillus promuovono la quarta edizione di un premio attribuito dalle compagnie che hanno inviato i loro materiali ai Visionari, per la selezione di Kilowatt. Il premio, ideato dal direttore artistico di Kilowatt Luca Ricci e dal critico teatrale Franco Quadri, viene assegnato ogni anno a un giovane curatore, cioè al direttore artistico di un festival o di un teatro, oppure al responsabile di una rassegna o di uno spazio non convenzionale, che si sia distinto per la qualità del proprio lavoro, per le idee messe in campo, per la forza della propria proposta artistica, per la capacità di accoglienza, nonché per la trasparenza e la correttezza professionale. Il vincitore, premiato durante una cerimonia pubblica all’interno del programma di Kilowatt, ottiene 30 volumi a sua scelta all’interno del catalogo della casa editrice Titivillus. Fino al 2012 il Premio è stato organizzato in collaborazione con la casa editrice Ubulibri di Milano. Each year the companies participating in the selection of Kilowatt may vote on behalf of a young Italian curator who manages successfully the programming of a festival or a theatre.

Scarpestrette

14.7.14 ,
Incontro con la compagnaia



Sala delle Arti 2 Giugno 2014
SCARPESTRETTE
ANOMALIA TEATRI
di e con Rita De Donato
e con Davide Fasano
musiche originali di Gianfranco De Franco
disegno luci Antonio Molinaro
costumi Rita Zangari
organizzazione Ida Gallo
Ada è costretta ad un matrimonio forzato. Vincenzo, il “picchiatello”, si prepara a partecipare al raduno della gioventù fascista: sorella e fratello, due figure strette ai margini di una società basata su ideali di forza, sanità e virilità. La stanza dei giochi dei due ragazzi diventa il teatro in cui le loro vicende parallele si costruiscono, si attraversano, si separano per poi rincontrarsi. Al margine. Il controllo delle condizioni della vita umana è un affare politico. Indirizzare, arginare, dirigere i comportamenti individuali che non possono essere imposti per legge: l’esercizio del potere avviene anche e soprattutto sui corpi e dentro ai corpi, e si dissemina nelle sue microstrutture, dalla famiglia-madre fino allo stato-padre. Al centro la condizione dei due protagonisti stretti tra il rifiuto e la necessaria sottomissione, tra la violenza e la possibilità della fuga, in un rapporto conflittuale e pieno di tenerezza.

Performance Gianfrano de Franco

14.7.14 ,
Primavera dei Teatri Castrovillari 29 Maggio 2014 Castello Aragonese “QUIET ROOM”/EFFETTO “SUB MOZART”- INTERA ZIONE ORFF (15’) Installazione sonora interattiva a cura di Gianfranco De Franco Autore dell’esperienza e composizione sonoro/musicale di Gianfranco De Franco. Disegno sonoro di Alessandro Rizzo Disegno visivo di Gaetano Bonofiglio Una sorta di installazione sonora interattiva che si basa su parte del procedimento “Silent Subliminal Technology” dove si trasformano i segnali/suoni/composizioni udibili in porzioni più alte dello spettro audio di partenza con il risultato che l’orecchio umano non può udirli ma il cervello riesce a percepirli. In pratica il/la suono/composizione udibile viene modulata e traslata in una banda di frequenze oltre i 14.000 Hertz diventando così inudibile per l’orecchio umano ma rimanendo percettibile dal cervello e da tutto il corpo comprese le ossa (in particolare quelle del cranio), i muscoli e la pelle, plasmando il tutto sulla composizione originale dell’autore che resterà sempre udibile durante l’intera esperienza. Dopo questa fase ci sarà l’aspetto interattivo con il pubblico attraverso lo strumentario Orff (strumenti melodico/ritmici di facile utilizzo) dove ognuno è invitato liberamente a comunicare con i suoni. Suoni che saranno registrati in presa diretta per ogni gruppo che si alternerà e che in fase successiva saranno utilizzati e sviluppati per la colonna sonora di Primavera dei Teatri 2014 che sarà scaricabile direttamente dal sito.

Fisarmonica

14.7.14 ,
Casa dell’Architettura 17 aprile 2013 Festa d’Artisti Fisarmonica: Luca Venitucci_L’imprevedibile fisarmonicista in una fantasia sull’aria. In contemporanea Donato Simone in un assolo di danza buto.

Pitur (estratto)

9.7.14 ,
Incontro



Teatro Sybaris 31 Maggio 2014 PITUR (estratto)
 TEATRO DELL’ARGINE
uno spettacolo di Mario Perrotta
con Mario Perrotta , Micaela Casalboni Paola Roscioli Lorenzo Ansaloni, Alessandro Mor, Fanny Duret, Anaïs Nicolas, Marco Michel
musiche eseguite dal vivo da Mario Arcari
musiche composte e registrate da Mario Arcari
organizzazione Stefano Salerno
luci Eva Bruno
fonica Carlo Corticelli
foto Luigi Burroni
in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri/ Comune di Gualtieri/ Associazione Olinda dueL
Il Progetto Ligabue è un progetto realizzato nell’ambito di «Viavai –Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia», un programma di scambi binazionali promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e realizzato in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lombardia e del Comune di Milano.
Come si “racconta” un colore? E un insieme di colori che compongono un quadro? e le figure e le storie che animano un quadro? Come si restituisce la bellezza assoluta di certe opere di Ligabue senza omettere, però, che era lo “scemo del paese”? Secondo movimento del Progetto Ligabue, uno spettacolo che vede coinvolti sulla scena nove interpreti tra attori/danzatori e musicisti per regalare voce, suono e fatica fisica al mondo interiore di Ligabue. Per trasformare in corpi danzanti e parlanti gli animali, i volti e i paesaggi del suo immaginario pittorico. Sullo sfondo l’Italia degli anni a cavallo tra la seconda guerra mondiale e il boom economico, anni in cui esplodevano i maestri del neorealismo così come i Modugno e i Celentano, mentre Antonio Ligabue dipingeva isolato in un bosco e intorno a lui si agitava un mondo contadino in bilico tra l’Ottocento e la Seicento da comprare a rate. Un focus sull’artista e il suo paesaggio interiore, alla ricerca di quel corto circuito che avvenne nella sua vita quando le linee verticali delle montagne svizzere vennero a contatto con le linee orizzontali delle pianure padane, generando nell’anima un contrasto esplosivo continuamente denunciato dal pittore nei suoi dipinti.

Zitti Zitti

9.7.14 ,
Villa Mercede a Roma 24 Giugno 2014 Il nuovo spettacolo del TAA dal titolo “Zitti Zitti” con la regia di Valeria Pilia e interpretato da Valeria Pilia, Manuela Sanna, Manuela Ragusa e Roberta Locci.
“Zitti Zitti” è uno spettacolo visuale, tenero, ironico, divertente ed emozionante; è uno sguardo poetico su alcuni momenti dell’esistenza umana che arriva dritto al cuore di grandi e piccini. Non ci sono parole, ma il linguaggio è tra i più comunicativi: è quello dell’espressività del corpo, dell’azione, della danza e della clownerie che, intrecciandosi tra loro, trasmettono in perfetto equilibrio i vari stati d’animo umani che fanno sognare, sorridere e commuovere. La forte componente musicale fa da sostegno all’azione creando varie atmosfere: incalzanti, cullanti, inquietanti, evocative, romantiche. Un creatore, un po’ goffo ed eccentrico, determina i destini e le situazioni di vari personaggi genuini e naif, delicati e poetici, che vivono i piccoli-grandi momenti dell’esistenza (l’infanzia, il gioco, la paura, il consumismo, la tecnologia, il sesso, la vecchiaia, la morte) affrontati a volte in modo concreto e quotidiano, altre volte surreale e grottesco.

Dov’è Desdemona

9.7.14 ,
Villa Mercede 22 giugno 2014 Dov’è Desdemona
Roma Fringe Festival 2014
Teatro delle Viti – iNuovi AssociazioneCulturale
di Antonio Careddu
Regia di Michele Galasso
Con Simone Bobini, Eugenio Coppola
Otello è un bambinone reticente, che ama farsi fare il bagno nella sua vaschetta ed è strenuamente convinto dell’onestà di tutto il genere femminile. Jago, suo fedele servo, cerca di destreggiarsi goffamente nel compito di balia e maestro del suo imbelle padrone e si ritroverà anche lui preso nella trappola a tela di ragno che tende all’amico. Non riuscendo ad aprirgli gli occhi su ciò che può celarsi sotto la bellezza e la perfezione di una donna come Desdemona, viene alla fine colto da un vortice di rabbia e odio che lo porterà ad aggredire la debole psicologia di Otello, il quale da tempo immemore sembra voler ripercorrere in questo gioco sadico l’uccisione della consorte, non riuscendo ad ammettere, fino all’ultimo, la propria colpevolezza. In un rapporto di intimità e fratellanza, la negazione di Otello si scioglierà alla fine in una ricerca d’aiuto per la sua condizione, in cui Jago diviene maestro di quel percorso di conoscenza che, dalle tenebre dell’ingenuità da buon selvaggio, porta alla luce della consapevolezza e della conoscenza del mondo che si cela dietro l’apparenza delle cose.

Vucciria

9.7.14 ,
Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014
PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
 Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani.
Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.

VUCCIRIA
Gruppo neonato che si impone al pubblico romano vincendo il premio come “Migliore spettacolo Roma Fringe Festival “ 2013 con : “IO, mai niente con nessuno avevo fatto”

Alla rovescia

9.7.14
Teatro dell'Orologio 27 giugno 2014 ALLA ROVESCIA
 Canzoni di Simone Nebbia
Arrangiamenti alla chitarra Marco Lima
A 23 anni ero mancino. E allora quella chitarra che avevo dentro casa non andava bene, si dovevano girare le corde, mi diceva mio padre. A 23 anni ero mancino e ascoltavo la musica degli anni suoi, quelli di quando quella coreana chiara chiara se la suonava lui, quella musica che non sapevo ripetere, imitare, far diventare mia su quelle corde alla rovescia. Così a 23 anni mi sono stufato di aspettare e me la sono messa tra le braccia che ancora non suonava, l'ho guardata un po', ho visto dove si mettevano le dita, ho passato l'altra mano sulle corde tutte insieme, è uscito un suono che a farci caso avrei dovuto smettere e non toccarla mai più. Ma io sono testardo, oltre che mancino, così ho continuato. A 23 anni non sapevo suonare la chitarra, oggi sono ancora mancino e non ho ancora imparato. Ma almeno mi sono reso conto che dal dritto o dal rovescio, a suonare suona lo stesso.
Scrivere una canzone è come fare un sogno: si prendono le cose della vita reale e si trasformano come meglio si crede. Così a volte le cose di fronte prendono una forma che non avevano, diventano uno specchio distorto e riflettono me che le guardo, più che sé stesse. Come fossero immagini dal dritto che diventano a rovescio. Come se dal dritto o alla rovescia, in fondo, significassero la stessa cosa.

CO(I)NVOLTI

9.7.14
Teatro Vascello 17 Giugno 2014 CO(I)NVOLTI - Cie Linee Distorte
 Coreografia: Alessandro Pustizzi
Danzano: Roberta Agrestini, Cristina Conti, Antonio Marino, Alessandro Pustizzi

C'è sempre qualcosa di non detto all'interno dei rapporti. Il mondo degli uomini è una fitta rete di codici, di segni invisibili, di impercettibili messaggi, dove la comunità ci appare come un rifugio e ci attrae come una calamita. Gli "altri" sono quelli dai quali non ci si distingue e con i quali abbiamo creato un unico filo conduttore sul quale proiettare i nostri passi. Ma cosa succede quando il filo si spezza? Attraverso un linguaggio ironico e leggero, contornato da una cura minuziosa del movimento, la giovane compagnia Linee Distorte mette in scena "l'ignoto", ovvero tutto quello che "era meglio non sapere", tutto quello che è "al di là della porta" ed è in grado di cambiare in modo determinante il corso degli avvenimenti nel quale inevitabilmente, siamo tutti coinvolti.

Per...Inciso

9.7.14
Teatro Vascello 17 Giugno 2014 PER…INCISO – E-sperimenti Dance Company
Team coreografico: Mattia de Virgiliis, Francesco Di Luzio, Federica Galimberti
Danzano: Filippo Braco, Mattia de Virgiliis, Francesco Di Luzio, Andrea Ferrarini, Federica Galimberti, Eleonora Lippi, Laura Ragni 

Un viaggio immaginario nella produzione musicale dei grandi cantautori Italiani (da Guccini a Jovanotti, da Modugno a Gaber, da De Andrè a Capossela) che via via hanno scritto la storia del loro tempo vivendone la quotidianità e lasciando dietro di sé un messaggio intramontabile. Un linguaggio gestuale frizzante, ritmico, brillante, ma con quel pizzico di romanticismo che non guasta mai. Si vivono in scena quei passaggi che hanno inscindibilmente legato le generazioni dagli anni '60 ad oggi. Talvolta un strano personaggio senza tempo si anima dando al pubblico spunti di riflessione sul grande tema della libertà così bella e così pericolosa.

Convergenze

9.7.14
Teatro Vascello 17 Giugno 2014 ‘CONVERGENZE’
 Suggestioni ritmiche e percussive, quasi tribali, il ritmo atavico che oggi si materializza nell’urban, nello street, nella danza di terra che la Cultura Hip Hop ha esaltato come sfida ‘sana’ e condivisione, ‘convergenze’, appunto, di momenti atmosfere, dinamiche.
coreografia di Federica Galimberti
interpreti: Filippo Braco, Andrea Ferrarini, Stefano Otoyo, Daniele Toti
produzione GDO

Teatro Alchemico

8.7.14 ,
Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014 PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani.
Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.


TEATRO ALCHEMICO
Giovane gruppo indipendente di teatro di ricerca nati tra le macerie dell'Aquila ma adesso trasferiti a Rieti dove hanno direzionato la ricerca teatrale sul conflitto, promuovendo la non violenza, attraverso delle installazioni performative a carattere urbano.

La svolta

1.7.14
Teatro dei Conciatori 10 Giugno 2014
 LA SVOLTA
testo di Moran Beaumer adattamento di Alberto Oliva e Mino Manni - regia Alberto Oliva
con Mino Manni.
La disoccupazione è un nemico sociale. La solitudine è un nemico sociale. L'Alzheimer è un nemico sociale. Quando combatti su tre fronti forse puoi essere un eroe, ma in genere sei destinato a perdere. Gli eroi giocano sempre a tutto o niente. E niente è la variabile che esce di più. Nelle ultime pagine de L’uomo in rivolta, Albert Camus scrive “...Al di là del nihilismo, noi, tutti, tra le rovine, prepariamo una rinascita. Ma pochi lo sanno.”
Ecco, la rivolta come unica possibilità che l’uomo ha per dare un senso all’assurdità dell’esistenza. Spesso una rivolta solitaria. E, ancora più spesso, capita unicamente da chi la concepisce. Ma pur sempre l’unica vera occasione di riscattare la propria energia vitale e il proprio passaggio sulla terra. Devo avere visto quadri e film dove qualcuno si prendeva una pallottola in camicia bianca. Il sangue sta meglio sul bianco. Allora vada per questa camicia bianca.
La tolgo dal cassetto. La infilo. Aderisce alla pelle senza cambiarmi. È complice di ciò che sono. Uomini e camicie si scelgono, si riconoscono, mostrano l’uno all’altra il reciproco talento e decidono di unirsi.”
Quasi una architettura da thriller, unita a un umorismo di sapore anglosassone, per un monologo ricco di sensibilità contemporanea, figlia della crisi e del fallimento delle ambizioni e dei sogni della generazione del ’68. Protagonista è Sébastien Galesy, uomo di mezza età fresco di licenziamento dall’agenzia pubblicitaria in cui ha lavorato per anni, in aria di divorzio dalla moglie e alla rincorsa dell’amore dei due piccoli figli che sembrano diventati l’unica sua speranza di futuro.
E allora l’idea: uno strambo riscatto all’onore della vita, svaligiare una banca e fuggire con il denaro.

Albali Teatri

1.7.14 ,
Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014
 PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani.
Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.

ALBALI
Albali Teatri è un processo creativo collettivo che cerca di interpretare la realtà. Partendo dal corpo e dallo spazio vuoto, distrugge l’ambiente protetto della platea, e lo fa diventare esperienza. Albali Teatri ha al suo attivo due produzioni: “ED” prodotto con il sostegno di “Festival Artindipendenti 2013 – Ex Snia Viscosa – Roma” e “La Luna, muta”.

Giochi di specchi

1.7.14 ,
Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

12 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Uthopia/tra Cielo e Terra
GIOCO DI SPECCHI
di Stefano Massini
lettura scenica a cura di Ciro Masella
Un incubo strano apre questo duello teatrale fra don Chisciotte e Sancho Panza. E’ un incubo che parla di morte, di un albero e di un’alba. Nasce da qui, da questo presagio, il terrore di come occupare una notte che potrebbe essere l’ultima. Irrimediabilmente. I nostri due leggendari figuri erranti d’una Spagna inquieta si aprono l’uno all’altro, camminando in bilico sul precipizio della vita. Solo l’alba, all’ombra di un albero nefasto, darà il suo verdetto.

Berlinisntu

1.7.14 ,
Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

12 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Fattoria Vittadini – “Berlinisntu”
In BERLINISNTU si indaga quella particolare sensazione fisico-emotiva in cui si realizza lucidamente la mancanza insanabile di qualcuno o qualcosa, di impossibile risoluzione, nell’immediato. In BERLINISNTU si racconta la fuga.

Don Chisciotte amore mio

1.7.14 ,
Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

12 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Angelo Tronca – “Don Chisciotte amore mio”
E’ uno spettacolo che parla del coraggio. Di non aver timore del timore. Don Chisciotte amore mio è una messa in scena legata al simbolo dove i due personaggi del romanzo vengono presi e catapultati nella modernità.

Passi_una confessione

1.7.14 ,
Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

12 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Bartolini / Baronio – “Passi_una confessione”
Per nascere una seconda volta bisogna morire. Dentro lo spazio di una confessione, o di un funerale, un piccolo ritratto: un corpo appeso, precario, incerto, deambulante alla ricerca disperata di approvazione. Ti piace? Va bene così? Ti vado bene così? Cammino con scarpe ortopediche, con piedi di scimmia. Ricucio la storia. Divento quello che sono.

Maturina fantesca, erede di Leonardo da Vinci

1.7.14
Teatro Kopò 13 Giugno 2014
 Maturina fantesca, erede di Leonardo da Vinci
di e con Patrizia La Fonte
aiuto regia Simona Oppedisano
disegno luci Ivano Salamida
tecnico luci e intrusioni Lorenzo Venturini/ Francesco Marioni / Ivano Salamida
sartoria Maedis
Quel che resta del genio prima che l’eredità venga divisa, nelle confidenze e ne’ singolari ragionamenti della domestica Maturina che “in remuneratione de’ suoi boni servitii n’ebbe per testamento due ducati e due vestiti”. Satira di costume in costume, in lingua antica e contemporaneo sdegno.
Amboise, novembre 1519. In un disimpegno accanto alla cucina nel maniero di Clos Lucé gli scritti e alcuni ritratti su tavola attendono di essere consegnati agli eredi di Leonardo, morto il 2 maggio.
Maturina, che ha vissuto accanto a lui negli ultimi anni, si è fatta una sua idea delle cose e delle persone, e non mancherà di dirne ai visitatori, che se pure non son quelli che lei attende, avranno la bontà di non darlo troppo a vedere.

Io, mia moglie e il miracolo

1.7.14 ,
Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

11 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Punta Corsara – “Io, mia moglie e il miracolo”
“Io, mia moglie e il miracolo” è una storia che attraversa il buio interiore ed esteriore, un testo che si propone di analizzare la solitudine degli ‘individui sociali’, le regole di una società che pubblicizza l’amore come un detersivo, in cui il confine tra la ragione e la follia, il reale e l’irreale è impercepibile.

La Moda e la Morte

1.7.14 ,
Teatro Argot Studio e Teatro Orologio – Roma
 DOMINIO PUBBLICO OFFICINE
festival di drammaturgia contemporanea
Dal 9 al 12 giugno 2014 parte il festival di drammaturgia contemporanea e bando di produzione Dominio Pubblico OFFicine, nato dalle fortunate esperienze di “Argot Off”, storica rassegna del Teatro Argot Studio e il progetto di produzione “Next(w)ork”, frutto della collaborazione tra Kilowatt e Teatro Orologio. Nei due spazi del Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio si alterneranno, per quattro giorni consecutivi, i sedici artisti che presenteranno alla giuria i primi venti minuti dei lavori in gara per il premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine.
Dominio Pubblico OFFicine vuole essere un ulteriore impegno a promuovere e sostenere i nuovi linguaggi scenici, compagnie o singoli artisti emergenti che da anni operano con finalità professionali nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
È stato possibile realizzare questo progetto grazie al sostegno degli spazi coinvolti e delle realtà partner. Argot Studio e Teatro dell’Orologio, Kilowatt Festival, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, e Ar.Té Stabile d’innovazione d’Orvieto, si affiancano per dimostrare la possibilità di un sistema concreto a sostegno degli artisti emergenti.
I vincitori di Dominio Pubblico OFFicine avranno a disposizione per allestire lo spettacolo finale, un periodo di residenza di nove giorni, tra settembre e dicembre 2014, presso Kilowatt a Sansepolcro; una circuitazione di tre date a cachet, due nel Lazio e una data ad Orvieto, una settimana in programmazione nella seconda parte della stagione di Dominio Pubblico 2014/2015 presso il Teatro Argot o Teatro dell’Orologio. L’assegnazione del premio sarà decisa da una giuria diversificata composta da otto Under 25 scelti all’interno del Gruppo Under 25 di Dominio Pubblico, otto Over 50 selezionati dalla Casa dello Spettatore diretta da Giorgio Testa, i quattro direttori artistici diDominio Pubblico e da Isabella Di Cola per ATCL Lazio, Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

11 GIUGNO – TEATRO ARGOT

Animanera – “La Moda e la Morte” di Magdalena Barile, regia Aldo Cassano
La Morte e la Moda sono sorelle e ammazzano il tempo nella certezza di dominare il mondo. A loro è affidata l’educazione sentimentale della Storia, bambina svogliata e crudele che si diverte a trucidare secondo la logica incomprensibile del suo capriccio. Dall’attentato di Sarajevo del 1914 alla grande crisi finanziaria che sconvolge oggi l’Occidente, i fatti della Storia mondiale si mescolano a una galleria magica di apparizioni.
 
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