L'ora del caffè

30.11.13 ,
Teatro Tordinona 21 Novembre 2013 “L’ORA DEL CAFFÈ”
 liberamente tratto da “Otello” di William Shakespeare
di e con Daria Mariotti e Linda Sessa
musiche originali a cura di Giovanni De Giorgi
Due donne…
Un incontro…
Un furto innocente…
Una richiesta d’aiuto…
Un confronto.
E se fossero Desdemona ed Emilia, le due protagoniste femminili dell’Otello, a raccontarci con le loro parole questa storia, cosa ci farebbero scoprire?
Donne all’oscuro di quanto avviene “fuori“ dalla loro casa,
all’oscuro degli intrighi organizzati dai propri mariti,
donne trascurate, maltrattate e che hanno paura.
L’ora del caffè è il rito quotidiano durante il quale due donne cercano di capire cosa è normale accettare in un rapporto di coppia.

Spygeist

28.11.13 ,
Teatro il Cantiere 15 Novembre 2013 Movements2: “SpyGeist”
 Organized by : Amptek Alex Marenga
SpyGeist propone un laptop set ambientale fatto di suggestioni elettroniche e di fasce sonore, tra l'ambient e l'idm.
L'intento è quello di esplorare le nuove possibili interazioni fra musica elettronica e altre influenze musicali di matrice acustica.

Entropia with Bob Salmieri

28.11.13 ,
Teatro il Cantiere 15 Novembre 2013 Movements2: “Entropia with Bob Salmieri”
Organized by : Amptek Alex Marenga.
Entropia propone un laboratorio di ricerca live in cui il nucleo centrale del gruppo, composto da Amptek e dal Dr.Lops, mescola suoni acustici, atmosfere mediorientali a manipolazioni elettroniche. A questo set prenderanno parte il batterista percussionista Ugo Vantini, musicista storico del prog-rock italiano, dal Balletto di Bronzo agli Ezra Winston e il polistrumentista Bob Salmieri leader di Milagro Acustico. L'intento è quello di esplorare le nuove possibili interazioni fra musica elettronica e altre influenze musicali di matrice acustica. Bob Salmieri è un polistrumentista molto attivo nel campo della musica mediterranea e medio-orientale. Line Up: Amptek Alex Marenga: theremin, laptop, guitar synthesizer Dr. Lops: keyboards, synths, pads Bob Salmieri: soprano sax and others misterious intruments Ugo Vantini: percussives dancers: Valentina Buffone Lodovico Bruckman

Rosa fatta a pezzi

28.11.13
Teatro dell'Orologio 8 Novembre 2013 "Rosa fatta a pezzi"
 Spettacolo teatrale commedia noir con atmosfere degne di Kubrik e Fassbinder...
con Arianna Pozzoli, Luca Mannocci, Mario Russo e Giulia Aleandri
scritto da Flaminia Chizzola
diretto da Erika Barresi
costumi di Adelaide Stazzi
Rosa fatta a pezzi mette in scena un'umanità che lotta contro l'invisibilità, che vive la vita come una sfida quotidiana per conquistare lo sguardo di chi guarda sempre altrove, di chi non ti vede, non ti vuole, non ti desidera.

Songs for Edgar 20’

28.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 20 Novembre 2013 Teatro delle Moire in “Songs for Edgar 20’” ispirato all'opera di Edgar Allan Poe. Il desiderio è quello di esplorare l’universo allucinato e scuro di Edgar Allan Poe, attraverso una scrittura sonora, senza abbandonare il nostro lavoro sulle immagini. Non un’illustrazione dei suoi testi, ma il tentativo di creare qualcosa per noi inedito, che abbia le radici in quell’universo.

Gola

27.11.13 ,
Incontro con la compagnia



Teatro Biblioteca Quarticciolo 9 Novembre 2013 “Gola e altri pezzi brevi”
 con Valerio Aprea, Monologhi di Mattia Torre
Musica dal Vivo: DauniaOrchestra
Umberto Sangiovanni: pianoforte
Marta Colombo: voce
Stefano Nunzi: basso
‘Gola e altri pezzi brevi’ nasce dal tentativo di far incontrare la scrittura di Mattia Torre con le note della Daunia Orchestra. I tre monologhi scelti per questo reading provengono dalla raccolta intitolata ‘In mezzo al mare’ e pubblicata nel 2012 da Dalai editore. Ne viene fuori uno spettacolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. In un perfetto equilibrio tra parole e note.

Senza grazia. Azzardo e vita quotidiana

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 19 Novembre 2013 Marco Dotti in “Senza grazia. Azzardo e vita quotidiana” Momento di approfondimento sul contemporaneo

I x I No, non distruggeremo l'Angelo Mai

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 19 Novembre 2013 CollettivO CineticO in “I x I No, non distruggeremo l'Angelo Mai” Spiega la regista Francesca Pennini: “I x I è un dispositivo coreografico interattivo per determinare i movimenti dei performer. Gli spettatori hanno a disposizione una particolare tastiera per guidare tre ragazzi bendati alla mappatura del luogo tramite mazze da baseball. Compositivo o distruttivo, timido o goliardico, passivo o ludico questo meccanismo performativo lascia emergere il carattere e le scelte di ogni assortimento di pubblico”

Ornitologia - Deflorian

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 20 Novembre 2013 Daria Deflorian in “Ornitologia”

Ornitologia - Pilozzi

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 20 Novembre 2013 Giorgina Pilozzi in “Ornitologia”

Ornitologia - Fulgi

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 20 Novembre 2013 Iacopo Fulgi in “Ornitologia”

Tropicantesimo

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 19 Novembre 2013 Hugo Sanchez, Anna Clementi, Lola Kola in “Tropicantesimo” è un caleidoscopio sonoro che moltiplica e confonde i riferimenti sonori. Con un intreccio di fonti sonore multiple e incoerenti, gli esotismi dei mondi musicali diventano illusioni. Un carillon bello e malefico, di magia bianca e piume di gallina, tutto muta forma e dimensione, tutto è torrido e agghiacciante. L'imprevedibile, l'accidentale, il meraviglioso, l'imminente e l'immobile. Tropicantesimo gira su sé stesso, non è successo nulla, era solo un suono di rumori e filastrocche. Cosa era, da dove veniva, perché.

BANGALORE Air Show

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 19 Novembre 2013 Biagio Caravano Luca Brinchi in “BANGALORE Air Show” La solitudine in questo lavoro è una condizione attraverso la quale si crea una situazione di scambio. Si crea una forza concreta di comunicazione attraverso un dialogo sonoro nel quale si definisce un ordine attraverso una tattica. Un continuo rinnovamento sulla possibilità reale di spostamento e cambiamento attraverso l'uso dei macchinari sonori per creare un ingranaggio e definire una griglia ritmica attraverso il susseguirsi di eventi, di incastri, di agganci e di spaesamenti. Si creano eventi in controtendenza x affermare una propria direzione che arrivando fulminei spiazzano il performer stesso. La responsabilità dell'atto del singolo performer, solitaria ed autoritaria, costruisce uno spazio sonoro attraverso un dialogo che riesce ad adeguarsi ma al tempo stesso a creare una condizione di cambiamento. E' il processo in tempo reale che imposta la tattica mettendo la musica in secondo piano che privata della sua certezza deve reinventarsi continuamente.

Relazione sulla verità retrograda della voce

26.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 20 Novembre 2013 Chiara Guidi Socìetas Raffaello Sanzio in “Relazione sulla verità retrograda della voce” di e con Chiara Guidi fondatrice con Romeo e Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio, la compagnia di teatro sperimentale italiana che con le sue creazioni e la sua poetica ha rivoluzionato il modo di fare e vedere il teatro contemporaneo, sia in Italia che all’estero Relazione sulla verità retrograda della voce è una conferenza/laboratorio, una preziosa occasione di formazione e di confronto con un maestro che l’associazione eUROPA tEATRI è fiera di poter offrire al pubblico del territorio. La serata ha in parte le caratteristiche di un laboratorio, in parte una struttura drammaturgica vicina a uno spettacolo: un monologo che va all’origine della personale ricerca vocale e attoriale di Chiara Guidi.
Ecco nelle parole dell’autrice che cosa avverrà durante la conferenza/laboratorio: Sto raffinando una tecnica vocale basata sull’imitazione di tutto quello che è possibile udire con orecchio umano‚ senza distinzioni. La vastità enciclopedica di tutti i fenomeni sonori della terra la percepisco e la tratto come un insieme di note e di intervalli di una sinfonia che quotidianamente mi sforzo di ascoltare‚ imitare e trascrivere su una personale partitura musicale‚ con notazioni di nuovo conio‚ utili a fare ordine nella memoria e a essere riprodotte.
La tecnica l’ho chiamata “molecolare”‚ perché soltanto un approccio microscopico consente di delimitare il profilo sonoro degli elementi presi in esame. La piallatura culturale ed emotiva operata su tutte le inflessioni e i significati della voce umana‚ colloca quest’ultima accanto a tutte le frequenze del suono. Tutte le emissioni sonore dell’universo‚ attive o passive‚ si trovano così sullo stesso piano‚ come materie grezze da osservare freddamente. Il vocabolario si arricchisce di nuove parole e la scala melodica oratoria riproduce voci tratte dalle più piccole particelle sonore della terra. Qui ha inizio il cammino a ritroso verso la verità della voce umana‚ e verso la potenza classica della parola. Nell’arco di tre ore‚ leggerò un racconto sulla pratica vocale di tipo molecolare; mostrerò le connessioni di tipo sinfonico con alcuni brani musicali; infine proporrò esercizi collettivi per chi voglia provare immediatamente l’orientamento della tecnica che sto raffinando.

Il Grigio

26.11.13
TEATRO VIGANO' 16 novembre 2013 L'Associazione Culturale Terre Vivaci “IL GRIGIO”
 di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
in scena LUISA MARZOTTO
regia Roberto Leggio
Una donna perseguitata dalle proprie indecisioni decide di isolarsi trasferendosi in campagna e cercando con la solitudine di ritrovare se stessa. C'è però un ospite inatteso ed indesiderato che le ruba quella serenità interiore che tanto sta cercando: è il Grigio, un topo. Inizia la battaglia. Bellerofonte e Chimera, Achab e Moby Dick, ma anche Tom e Jerry.
La donna ed il Grigio si rincorrono in una esilarante caccia al topo.
In una gran prova d'attrice, Luisa Marzotto elabora per la prima volta al femminile il teatro-canzone di Gaber mettendo a nudo un personaggio nevrotico e spaesato.

Poeti a braccio

26.11.13
Angelo Mai Altrove 13 Novembre 2013 “I poeti a braccio” i cantori dell'ottava rima e l'osteria di Pina incontro a cura di Pino Marino L’ottava rima è un metro usato già nei cantari trecenteschi, arrivato fino a noi grazie all’attività orale dei nostri Poeti a Braccio, che nei secoli hanno reiterato questa pratica attribuendole per sempre una connotazione popolare, legata in linea di massima alle regioni centrali del nostro Paese: Toscana, Lazio e Abruzzo.
L’Osteria dell’Angelo Mai, a partire dal primo incontro di lunedì 26 novembre 2012, è diventata la sede romana che mensilmente ospita gli incontri dei poeti provenienti da queste regioni.
Eccovi qualche indicazione per approfondire la conoscenza di uno spettacolo con una forza popolare già godibile di suo, dove il coinvolgimento del pubblico cammina pari passo con la sfida dei contendenti:
L’ottava rima è composta da stanze di otto versi endecasillabi. Lo schema delle rime di ogni stanza è A B A B A B C C: ciò significa che rimano tra loro i versi I, III e V i versi II, IV e VI e i versi VII e VIII. I poeti durante l’improvvisazione si avvalgono di una melodia molto antica che da loro la misura del verso e la misura della stanza. Dallo scorrere della melodia è infatti possibile conoscere in ogni momento a quale verso dell’ottava il poeta si trovi e quante sillabe manchino ancora alla chiusura del verso.
Poiché è difficile stabilire dei canoni qualitativi comuni per quanto riguarda la poesia estemporanea possiamo soltanto stabilire dei parametri formali che possano essere utilizzati dall’ascoltatore nel valutare delle ottave improvvisate:
1) Ripresa della rima lasciata dal poeta precedente
2) Esatta successione delle rime nello svolgimento dell’ottava (ABABABCC)
3) Corretta lunghezza dei versi che devono essere sempre endecasillabi
Non è tuttavia sufficiente improvvisare un’ottava formalmente corretta perché questa la si possa considerare soddisfacente; occorre sempre valutare il contenuto dell’ottava stessa; la qualità delle rime scelte dal poeta, l’attinenza al tema qualora vi sia un tema assegnato, la presenza di figure retoriche più o meno articolate e, non ultima per importanza, l’originalità della chiusa finale e del concetto espresso. La bravura del poeta va valutata in oltre nel modo in cui “ricama” l’ottava, nelle similitudini che riesce a creare, la suggestione che in quel momento riesce a suscitare negli ascoltatori, la sveltezza a trovare il giusto verso.

Il metodo Romeo

26.11.13
Casa delle Culture 11 Novembre 2913 “Il metodo Romeo” di Trina Davies (CANADA)
 traduzione di Pino Tierno
regia di Marcello Cotugno
con Lino Musella, Gaia Insenga, Xhilda Lapardhaja
L'uomo perfetto. La storia d'amore perfetta. Karin Maynard è in vacanza, quando incontra il dolce e affettuoso Markus Richter. Ma nella Germania della guerra fredda, le cose non sono così semplici. Se il sentimento può essere ricostruito nei laboratori della guerra psicologica, come si fa a sapere se sei amato veramente?
Basato su un progetto vero inventato dai servizi segreti della Germania dell’Est, per il quale il personale politico e amministrativo femminile della Germania dell'Ovest veniva catalogato e testato psicologicamente per individuare per ognuna "l'uomo perfetto", il testo racconta come la Stasi riusciva a identificare l'uomo giusto, quello che poteva colpire il bersaglio e stabilire una relazione di lungo periodo con la donna individuata come obiettivo interessante.
Metà commedia romantica e metà spy-story, il "Metodo Romeo" è un viaggio nel mondo dei sentimenti che lascia il pubblico senza fiato.

FIATo sul collo

23.11.13
Sabato Teatro Valle occupato 9 novembre 2013 “FIATo sul collo”
di e con Ulderico Pesce
Incursioni sonore di Andrea Sattadei Tetes de Bois
Testo vincitore del Premio Marisa Fabbri sez. del Premio Riccione Teatro 2005
“FIATo sul collo” racconta la vita di Antonio e Angela. Lavorano nello stabilimento lucano della Fiat-Sata di Melfi. Vivono ad Acerenza (PZ) e quando nel 1994 la Fiat seleziona gli operai da assumere attraverso contratti di formazione lavoro, parte il loro “sogno americano”: entrare in Fiat ed avere lo stipendio fisso. La realizzazione del sogno, che festeggiano con torta e candeline, li porta al matrimonio, all’acquisto, attraverso mutui bancari, di una piccola casa e di una fiat Punto. E’ tale l’illusione della raggiunta tranquillità economica che subito mettono al mondo due bambine. La vita quotidiana in fabbrica però, a poco a poco, trasforma il loro sogno in incubo. Attraverso la loro vita scopriremo cosa significano formule come “doppia battuta”: la fatica di 12 notti consecutive di lavoro anche per le donne; ritmi impossibili da sostenere e salari striminziti che provocavano focolai di protesta e conseguenti licenziamenti e provvedimenti disciplinari.
Antonio e Angela usciranno dall’incubo partecipando con “nuova coscienza” alla lotta iniziata il 19 aprile del 2004 con la creazione di presidi davanti alla fabbrica, una lotta sostenuta dalla sola Fiom-Cgil, in cui le operaie e gli operai di Melfi di fronte ai soprusi della direzione aziendale rispondono “assediando la fabbrica”, una lotta che li vede costretti a resistere alle cariche della polizia con determinazione e orgoglio, una lotta storica, durata 21 giorni e che finisce con l’accettazione da parte della Fiat Sata delle richieste degli operai, tra le quali l’equiparazione del salario agli altri stabilimenti Fiat d’Italia e l’eliminazione della doppia battuta.

Jansi, la Janis sbagliata

23.11.13 ,
Teatro Tordinona 10 Novembre 2013 “JANSI, LA JANIS SBAGLIATA” Regia Simone Fraschetti. In scena : Valentina Conti. Testo di Adriano Marenco con uno squarcio di Alessandra Caputo.
In scena l’inseparabile bottiglia di Southern Confort, piena di tutte le allucinazioni che hanno accompagnato la Joplin nella sua breve ed indimenticabile carriera. Un’allucinazione lunga circa cinquanta minuti tra atmosfere psichedeliche e ricordi, tra dubbi e crisi esistenziali, tutto espresso con vigore da i pezzi che hanno reso la Joplin un vero mito, e che, in questa occasione ci viene reso dalla fisicità di Valentina Conti.
Uno spettacolo che racconta delle grinta urlata da quella voce che sembra non avere nulla di umano, per quanto riesca graffiare l’anima. Una Joplin e la sua maledizione che l’ha resa grande e senza tempo, quella maledizione che è stato anche l’ingrediente fondamentale del suo essere sbagliata.

IN ALTRE PAROLE

22.11.13 ,


IN ALTRE PAROLE
Illusioni e delusioni. Questa che ci presentiamo non è una rassegna, o quantomeno non è l'ottava edizione della Rassegna internazionale di drammaturgia contemporanea IN ALTRE PAROLE che avevamo pensato e programmato. È quello che resta dopo sei mesi di tentennamenti, trattative, ripensamenti, bilanci e sbilanci; perché la vita delle istituzioni culturali, sia pure piccole come la nostra, è fatta anche di questo, quando le istituzioni, quelle vere, sono in difficoltà e patiscono, come qualsiasi cittadino, i morsi della crisi, l'incertezza delle elezioni, qualche difetto di strategia e qualche caduta di continuità. Diciamo che il 2013 da questo punto di vista non è stato un anno fortunato e che la nostra rassegna, che nel progetto doveva esprimersi al massimo delle sue potenzialità, si è man mano ridotta di peso, è stata amputata di qualche arto e ora si presenta alla ribalta dei nostri occhi quasi irriconoscibile, ma con un pregio che la salva da ogni critica: è la testimonianza di quello che si può fare anche quando sembra che non si possa fare più niente. Ridotta a quattro soli elementi, certifica che la continuità con il passato e con il futuro viene preservata e che l'idea di lavorare sul corpo vivo della drammaturgia contemporanea rimane un'unità fermo della nostra attività. Quest'anno dunque i testi sono quattro e quattro sono le sedi in cui vengono rappresentati: la Sala Squarzina dell'Argentina, il Teatro del Quarticciolo, la Casa delle Culture, il Teatro del Carcere di Rebibbia. La dislocazione delle sedi testimonia la volontà di essere presenti in diverse situazioni ambientali e di coprire, sia pure in modo simbolico, l'intera area metropolitana. Gli autori sono vecchie conoscenze, come nel caso di Ger Thijs che apre la Rassegna a Rebibbia con "Vecchi maestri", un appassionante duello tra due vecchi attori che nella vita sono anche fratelli; o nuove scoperte per il pubblico italiano, come Laila Ripoll di cui presentiamo "Santa Perpetua" che fa parte di una trilogia sulla memoria, in questo caso la memoria storica di un intero paese; o come Guillem Clua, autore catalano di grande successo e di grande drammaticità, di cui presentiamo "Marburg", labirintica kermesse planetaria dove affiorano i virus della malattia, dell'amore e della morte; o infine Trina Davis, autrice canadese di cui rappresentiamo un testo con curiosi risvolti da spy-story, "Il metodo Romeo". Dobbiamo la sopravvivenza di tutto questo alle istituzioni e agli enti che ci sono stati vicini, nonostante tutto: il Dipartimento Cultura di Roma Capitale, il Teatro di Roma, l'Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico, l'Istituto Cervantes e le Ambasciate dei paesi coinvolti nella rassegna attraverso i loro autori più eminenti.

Bull

20.11.13 ,
Teatro Tordinona 14 Novembre 2013 Francesco Apolloni in “BULL” di Francesco Apolloni
 con Giorgia Iannone De Sousa, regia Francesco Randazzo
In quest'epoca di crisi, di smarrimento e di decadenza, Francesco Apolloni si mette in gioco e, dopo i film di Moccia, diventa un porno attore di nome BULL. BULL è un format teatrale ideato da Apolloni, che sarà contemporaneamente in scena oltre che a Roma anche a Parigi, Barcellona e Los Angeles.
BULL alla fine della sua carriera da porno attore diventa l'emblema di quello che noi tutti stiamo vivendo, di quello che si sarebbe potuto fare, ma che non è stato fatto, del talento sprecato, solo per seguire una gloria, vana. Amplificazione di tutto ciò che è esteriore a discapito dell'essere, la pornografia appunto, quella culturale, che ci sovrasta e prevale su tutto il resto. Nel racconto di Apolloni il tono è quello leggero dell'ironia, dove la vita viene trasformata in una tragica commedia.

Misterman

18.11.13
Teatro dell’Orologio 6 Novembre 2013 “MISTERMAN” compagnia CapoTrave
 Di:Enda Walsh – traduzione Lucia Franchi
REGIA:Luca Ricci
CON: Alessandro Roja
Un solo attore in scena, Alessandro Roja, rivelatosi al grande pubblico nel ruolo del “Dandi” della serie “Romanzo Criminale”. E’ lui Thomas Magill, giovane impegnato nell’opera di redenzione dei propri concittadini che sulla scena si trasforma in una decina di personaggi del suo villaggio, li imita, dialoga con loro in un racconto corale, ironico e commovente, mentre si fa strada un oscuro presentimento di tragedia. Prima traduzione e messa in scena italiana di uno dei testi dell’autore irlandese Enda Walsh, considerato uno dei maggiori drammaturghi contemporanei, “Misterman”, è il racconto di una follia vendicativa celata dietro un’apparente, ostentata innocenza.
In una scena composta da pochi elementi, la regia di Luca Ricci crea una scenografia immaginaria creata dalle voci del villaggio registrate e riascoltate da Thomas con maniacale ritualità, tenendo il pubblico sospeso tra divertita adesione al personaggio e inquieta attesa.

link: www.capotrave.com

Angelo Mai Italia Tropici

18.11.13 ,
Angelo Mai Altrove Occupato 19 Novembre 2013
 “Angelo Mai Italia Tropici”

Guarda Video

Due nuovi giorni di viaggio nella performance, per la creazione di un ambiente intricato di formati e tecniche, momentaneo e poliglotta. Un campo che non produce territori ma traiettorie, costruito sulla disponibilità degli artisti a ragionare di destinazioni possibili, atteggiamenti corporei e intrichi esotici. Si suppone che lo spazio aiuti a risolvere i conflitti, che la condivisione produca progettualità, che gli artisti si sincronizzino nel gesto di guardare momentaneamente verso un unico paesaggio per quanto fitto e intricato esso sia. A novembre, un paesaggio sonoro.
Un progetto Angelo Mai Altrove Occupato, mk, PAV
Direzione artistica Michele Di Stefano
Direzione organizzativa Francesca Corona
Comunicazione e ufficio stampa Emanuela Rea e Filipe Viegas
Direzione tecnica Davide Clementi

www.angelomai.org
www.facebook.com/angelomai‎
www.facebook.com/AngeloMaiTropici‎

Appartenenza

18.11.13
Teatro Studio Uno 6 Novembre 2013 “Appartenenza” di Helga Dentale con: Helga Dentale, Fabio Filippi, L. Astolfi, A. Ciotola, A. Romagnoli, C. Persia, A. Costrini, T. Trabucco. E con l’inserimento di Piccole Ossessioni e le Storie Nere con: G. Amerise, P. Ciccarese, I. Landrini, A. Monteleone, V. Morelli, regia di Helga Dentale, Fabio Filippi Poniamo domande non per dare risposte, ma per muovere idee, pensieri, per cercare una strada. La dignità a chi appartiene?
I diritti dei bambini a chi appartengono? Il corpo delle donne a chi appartiene?
Queste, e altre domande, ci mettono di fronte alla necessità di pensare. Pensare e prendere una posizione. Temi sociali, tematiche intime e personali.. Appartenenza vuole essere uno strumento per osservare, guardare le cose da punti di vista diversi, a volte con poesia ed intensità, a volte attraverso la lente deformante dell'assurdo e del grottesco, a volte con estrema ironia..

Amleto

18.11.13 ,
Recensione dello spettacolo su Pensieri di Cartapesta

Teatro Dell'Orologio 26 ottobre 2013 "Amleto'', in scena Michele Sinisi, anche autore del testo in collaborazione con Michele Santeramo.
Amleto si trova in una stanza e vive in completa solitudine la sua storia. I fatti, i personaggi, sono caduti davanti ai propri occhi e malgrado il suo volere e i suoi desideri deve confrontarsi con questi e prendere delle decisioni. La tragedia sta nel fatto che deve comunque risolvere la sua storia da solo, deve stare lì a parlare con personaggi assenti. Polonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre Gertrude, l'attore della compagnia girovaga, non ci sono o forse non sono arrivati. Solo le sedie gli fanno compagnia. L'unica presenza reale è il fantasma del padre che in quanto tale lo metterà al corrente di ciò che veramente è successo. La storia è quella che tutti noi conosciamo e il testo scespiriano è smontato e reintrodotto sulla scena attraverso un soliloquio che vuole rendere in modo chiaro lo svolgersi della storia sino alla morte. È possibile aggiungere ancora qualcosa ad un opera che è mito-teatrale? Ho cercato di avvicinarmi a più riprese al suo nucleo drammatico attraverso vari laboratori ma puntualmente mi confrontavo con l'ossessiva e malinconica qualità della lingua scespiriana. Scoprivo di essermi avvicinato ad un mistero senza riuscire a svelarlo del tutto. Una tragedia che sfugge all'analisi o che accetta tutte le analisi mentre racconta di un uomo che non accetta nulla. Rimane il mistero di un essere umano chiuso nella stanza dei ricordi e delle immagini che più l'assillano e da cui non vede l'ora di liberarsi. L'intensità favolosa delle sue utopie che non riesce a sostenere. '

Chiedilo a Yorick

15.11.13 ,
Teatro Tor di Nona 8 novembre 2013 “CHIEDILO A YORICK” Assetto Teatro Presenta la Cantina degli Assettati in scena. Il Teatro può dare delle risposte? E se sì, chi potrebbe darne? Cinque improvvisatori proveranno a rispondere alle domande che ogni sera verranno poste dal pubblico. E per farlo si lasceranno accompagnare dal più grande drammaturgo mai esistito, William Shakespeare. In scena incontrerete personaggi shakespeariani, siano essi protagonisti o personaggi minori delle sue opere, che attraverso interazioni, scene, ma soprattutto monologhi, proveranno a dare delle risposte alle domande del pubblico Mille e più atmosfere saranno offerte a lor signori. Perché rimanga meraviglia, lì negli occhi, uscendo fuori.

Incontri con gli autori Aprea/Torre

14.11.13
Teatro Biblioteca Quarticciolo 30 ottobre 2013 “INCONTRI CON GLI AUTORI” incontro con Valerio Aprea e Mattia Torre, protagonisti di Gola e altri pezzi brevi, Intervista a cura di Graziano Graziani. ‘Gola e altri pezzi brevi’ nasce dal tentativo di far incontrare la scrittura di Mattia Torre con le note della Daunia Orchestra. I tre monologhi scelti per questo reading provengono dalla raccolta intitolata ‘In mezzo al mare’ e pubblicata nel 2012 da Dalai editore. Ne viene fuori uno spettacolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. In un perfetto equilibrio tra parole e note. Valerio Aprea e Mattia Torre lavorano insieme da diversi anni. A partire dal primo monologo ‘In mezzo al mare’ del 2003, passando per l’esperienza televisiva di ‘Buttafuori’ (Rai3, 2006) e ‘Parla con me’ (Rai3 2007), a quella delle tre stagioni di ‘Boris’ (2007-2010) confluite poi nel film omonimo (2011). In teatro, insieme a Valerio Mastandrea, hanno debuttato quest’anno con ‘Qui e ora’ (in anteprima proprio qui al Quarticciolo) e con una tourné che riprenderà ad inizio 2014.

Piccola Antigone e cara Medea

14.11.13
Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Biblioteca Quarticciolo 1 Novembre 2013 “Piccola Antigone e cara Medea di Antonio Tarantino, con Teresa Ludovico e Vito Carbonara regia Teresa Ludovico. Teatro Kismet OperA. Luci di Vincent Longuemare. Con questi due testi Antonio Tarantino riporta i miti nella nostra storia recente, nei sobborghi di città degradate o distrutte dalla guerra. Il risultato è un viaggio in quella modernità che ci abita, ci lacera e ci pone tante domande. Una per tutte: l’altro. Le protagoniste di queste storie vomitano parole feroci e banali per sfuggire, spesso, al dolore di un vivere quotidiano che le stringe in una morsa inesorabile e le paralizza. “Piccola Antigone” è la storia di una prostituta che incontra un cliente che si svelerà essere poi Edipo, suo padre. In “Cara Medea”, la protagonista è un’ex deportata, rinchiusa in un lager dopo aver ucciso i figli, che percorre un’Europa post bellica per raggiungere il suo Giasone a Pola.

Non sapevo fare la valigia

14.11.13 ,
Teatro Lo Spazio 3 Novembre 2013 “Non sapevo fare la valigia” di Betta Cianchini Con Laura Mazzi, tratto dal Format storie di Donne di Betta Cianchini. Laura Mazzi porta in scena una donna maldestra e simpatica, che ama la vita nella sua creatività, che custodisce un fanciullesco senso dello stupore per ciò che la circonda e non si lascia irretire da un’esistenza fatta di schemi e concretezza preimpostata. Non sa fare la valigia, questa donna, eppure la deve fare in continuazione perché il marito, l’uomo buono che lei ama, viaggia spesso per lavoro, e lei con lui. «Sei un disastro» le dice spesso, e se all’inizio è il vezzo docile dei giovani amanti, col tempo diventa l’esasperato rifiuto di un uomo che la vuole cambiare a suo piacere, perché agisca come lui vorrebbe. Dalla rabbia alle botte il passo è breve, e rapidamente la fragile, angelica donna precipita verso il tragico epilogo con la leggiadria dell’anima che s’invola.

Col sole in fronte

14.11.13 ,
Recensione dello spettacolo TeatroeCritica
Recensione dello spettacolo Pensieri di Cartapesta

Teatro Argot 2 Novembre 2013 “COL SOLE IN FRONTE” scritto da Maurizio Camilli interpretato da Maurizio Camilli e Ambra Chiarello, messa in scena Michela Lucenti, disegno luci Stefano Mazzanti, prodotto da BALLETTO CIVILE – CSS, teatro Stabile d’innovazione del fvg – Bassano opera Festival e con il sostegno del centro Dialma Ruggero di La Spezia. Vincitore Premio Nazionale Della Critica 2010.Un viaggio agghiacciante nei complessi abissi dell’animo umano. a partire dai nuovi mostri mediatici, prodotti dai più efferati fatti di cronaca nera, prende forma una domanda: qual’è il segnale che dà il via al massacro? un black-out? Basta un colpo, tutto finisce e il giorno dopo vai in banca a prelevare ciò che ti spetta. poi per trent’anni cerchi un modo per invocare il pentimento.

Musica rotta

14.11.13 ,
Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Tordinona 05/11/2013 “MUSICA ROTTA” di Daniel Veronese,
traduzione e regia di Manuela Cherubini, con Luisa Merloni, Marco Quaglia, Patrizia Romeo.
Con questo romanzo Daniel Veronese racconta il grande tema della contemporaneità: la sopportazione del mistero non da un punto di vista religioso ma laico, il mistero che appare dietro la rottura della grande illusione della religione e della grande storia che tutto organizzava.

La variante E.K.

14.11.13 ,

Intervista su Radio Boh Pigneto

 Teatro Tordinona 27 ottobre 2013 “LA VARIANTE E.K.” Uno spettacolo di e con Luca Ruocco e Ivan Talarico. Maschere e oggetti Stefania Onofrio.
Il protagonista E.K. viene scelto ad ogni replica sconosciuto tra il pubblico: Luca Ruocco ed Ivan Talarico giocano con gli spettatori portandoli in scena come protagonisti; li guidano, attraverso i vari quadri, nella complessa vicenda del suicidio di E.K. Una situazione raccontata tramite esercizi di stile, variazioni, ripetizioni, errori e ripensamenti, che spazia nei luoghi e nel tempo in maniera libera, suscitando risate improvvise e incontrollate, nonostante l'atmosfera funerea.
I due performer agiscono liberamente, senza vincoli d’interpretazione, aiutati da cartelli proiettati e pochi e rappresentativi oggetti e maschere. Uno spettacolo surreale, dal ritmo veloce e dall’ironia nera, che ride e fa ridere della morte del concetto di individuo.

DOMINIO PUBBLICO

13.11.13 ,
DOMINIO PUBBLICO 

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è il primo esperimento romano di programmazione congiunta tra due teatri. Grazie a questo progetto, Teatro Argot, a Trastevere, e Teatro Dell’Orologio, nella zona di Corso Vittorio, spazi storici della ricerca teatrale romana e nazionale, porteranno le più significative esperienze nazionali di teatro e danza contemporanea nel centro storico di Roma. Una direzione artistica a tre: a Tiziano Panici e Francesco Frangipane per il Teatro Argot, e a Fabio Morgan per il Teatro Dell’Orologio, si affianca la collaborazione di Luca Ricci, fondatore e direttore artistico della compagnia CapoTrave e del Kilowatt Festival di Sansepolcro (Ar). DOMINIO PUBBLICO avrà una programmazione multidisciplinare e variegata di teatro e danza, con una decisa impostazione di svolgimento di funzione pubblica. Il meglio della nuova scena italiana per un progetto popolare, che sappia coinvolgere le energie creative della città, ma anche con un respiro nazionale. 150 giornate annue, equamente suddivise tra i due teatri, circa 30 i gruppi ospiti, ciascuno con un progetto pensato specificatamente per questa stagione, intrecciando messa in scena con attività formative rivolte a differenti utenze. I nomi coinvolti appartengono ad ambiti scenici diversi tra loro: alla emblematica presenza di maestri della scena si affiancano compagnie giovani e innovative impegnate sui linguaggi del teatro e della danza, ai lavori di alcuni dei nuovi drammaturghi e coreografi tra i più interessanti del panorama nazionale, si unisce la presenza di artisti della Capitale.

Monday night

12.11.13
Casa del Jazz 28 Ottobre 2013 JAZZ ORCHESTRA – “Monday Night” NEW TALENTS JAZZ ORCHESTRA
diretta da Mario Corvini Ospite speciale JAVIER GIROTTO.
con: Diego Bettazzi, Vittorio Cuculo sax contralti; Danilo Raponi, Emiliano Mazzenga sax tenori; Riccardo Nebbiosi sax baritono; Andrea Priola, Stefano Monastra, Tommaso Iacoviello, Elena Bianchi trombe; Riccardo Tonello, Stefano Coccia, Mattia Collacchi tromboni; Gianluca Lanzi trombone basso; Marco Silvi pianoforte; Luca Berardi chitarra; Nicolò Pagani contrabbasso; Davide Sollazzi batteria; Mario Corvini direttore.
Monday Night alla Casa del Jazz, serata dedicata alla New Talent Jazz Orchestra. Progetto che parte dall’idea di Mario Corvini già trombonista e affermato compositore jazz. L’orchestra dei nuovi talenti è composta da giovani musicisti che vanno dai 18 ai 26 anni, vengono da diverse regioni d’Italia e hanno trascorsi musicali diversi ed eterogenei. Ospite della serata Javier Girotto:.il sassofonista si esibirà con i Nuovi Talenti ed insieme giocheranno con le sonorità jazz e quelle del tango argentino. Girotto è uno dei massimi esponenti di questa unione di generi in Europa; all’attivo ha più di trenta album, come solista e con il collettivo degli Aires Tango. Il Monday Night, alla Casa del Jazz, vuole essere un’esperienza di ascolto ma anche di didattica che possa donare al pubblico qualcosa in più. Per questo motivo la New Talent Jazz Orchestra si avvale di grandi musicisti jazz come Javier, così che la nostra e la loro esperienza possa essere sempre più ricca e variegata.

Anima ardente

11.11.13 ,
Teatro Tor Di Nona 2 Novembre 2013 Associazione Dieghesis presenta “ANIMA ARDENTE” di Elena Carloni con Natalia Magni
Luci di Gaia Donno
La voce di Isabella è di Elena Carloni
La voce di Nadia è di Teresa Federico
Musiche di Leonardo Cavallo
Organizzazione: Cecilia Zingaro
ANIMA ARDENTE tratta la vicenda di due donne distanti tra loro per epoca storica, ma accomunate dallo stesso "fuoco", l'amore per la poesia, e dallo stesso destino.
Il fil rouge che unisce Isabella di Morra, vissuta in Lucania nel XVI secolo, e Nadia Anjuman, morta a Herat, Afghanistan, nel 2005 è un filo tessuto dalla loro comune forza: il filo delle parole e della poesia. Entrambe queste donne, infatti, pur vissute in contesti ed epoche diversissime, hanno pagato con la vita il loro essere poetesse.
A raccontarne le vicende sono due personaggi femminili, uniti emotivamente alle protagoniste e testimoni del loro tragico destino: una giornalista italiana di stanza in Afghanistan, che realizza un reportage all’indomani dell’assassinio di Nadia Anjuman, e una dama della Lucania cinquecentesca, la quale, seppur completamente immersa nella cultura del proprio tempo, viene coinvolta dalla sensibilità straordinaria di Isabella di Morra. Entrambi i personaggi “testimoni” sono volutamente interpretati da una sola attrice, mentre è lasciato alle rime il compito di dar voce alle due poetesse. In tal modo l’accento dello spettacolo va a porsi sulla traccia che la poesia, l’arte e ogni altra espressione della creatività e dello spirito umano lasciano, come un seme, nel cuore e nelle menti di chi le ascolta. Il tema dello spettacolo è infatti quell’essenza, quella forza non altrimenti definibile che spinge avanti l’umanità nonostante ogni tipo di gabbia e che non raramente, in maniera silenziosa e spesso drammatica, è portata avanti dalle donne.

Anticamera

11.11.13
Teatro Tordinona 31 Ottobre 2013 “ANTICAMERA” opera scritta da Pier Paolo Fiorini, regia di Francesca Staasch, Con: Lindia Di Pietro, Giorgio Marchesi, Gianantonio Martinoni, Filippo Sandon. Disegno Luci: Giovanna Bellini. Musica, rumori e sottofondi: Vonneumann. L’opera scandita in tre scene e condotta da quattro personaggi, racconta la storia prenatale di Friedrich (Giorgio Marchesi) e Carl (Gianantonio Martinoni). I due, seduti al tavolo di uno strano ristorante, maneggiano un bizzarro menù, da cui possono scegliere il proprio destino. Tuttavia, se all’inizio sembrerebbe che ogni scelta sia possibile o quantomeno plausibile, al momento in cui l’ambigua cameriera (Linda Di Pietro) farà la sua comparsa, le cose si complicheranno e le ordinazioni subiranno inaspettate modifiche, fino ai limiti della beffa, tali da indurre i due clienti, ad invocare a gran voce l’arrivo del direttore (Filippo Sandon).

Diario da stranalandia

7.11.13 ,
Teatro Tordinona 31 OTTOBRE 2013 “DIARIO DA STRANALANDIA” con Jacopo Maria Bicocchi e Massimo Malagugini. Uno spettacolo emozionante e unico che vi farà scoprire che la bottiglietta di shampoo che avete appena gettato in modo indifferenziato, presto si trasformerà in un branzino! Occhio!! Dolcetti, scherzetti o inquietanti verità?

RI-EVOLUTION

7.11.13
Teatro Tordinona 29 Ottobre 2013 "RI-EVOLUTION” Compagnia DeMix. Regia Roberto Di Maio. Con: Roberta Mattei, Beatrice Fedi, Francesca Ceccarelli. Una giovane donna appare al centro della scena, quasi nuda, con lunghi capelli scuri e un solo oggetto in mano: una mela morsa. È la donna per eccellenza, la prima, è Eva. Inizia a parlare, in un monologo che è un prologo simbolico allo spettacolo stesso.
 È delusa, è disillusa. è arrabbiata. È incazzata con Dio, per avergli dato un compagno non all’altezza della sua rivoluzione, la rivoluzione insita in quel morso.
Introduce, illumina e poi scompare, lasciando il posto alla vera scena.
Una scrivania, addobbata come una casa. Sotto la scrivania una giovane donna declama la bellezza di un soffitto in legno. Di fianco a lei un’altra donna, in ginocchio, poggiata con le mani su una poltrona da ufficio, indossa delle ginocchiere. Guida la poltrona come fosse la sua casa mobile. Le prime parole che dice sono un elogio alle rotelle. La loro posizione è in ginocchio, la loro casa è sotto una scrivania o piegate di fronte a una sedia. Vivono in perenne posizione da sesso orale. Tra loro inizia un dialogo, reale e surreale, amichevole e contrastante, con un linguaggio che passa dal teatro dell’assurdo all’iper realismo, dal comico al drammatico. Parlano di loro, del loro passato, del loro presente, di come immaginano il loro futuro. Ma soprattutto parlano di un uomo, lo stesso o diverso, rispetto al quale soddisfatte esistono, solo grazie al quale significano, come fossero appendici, come fossero specchi senza un’immagine e senza nessuna voglia di averne una propria. Parlano e si confrontano con l’eccitazione che sale fino al momento in cui lui arriverà. Quando lui arriva non ci sono più parole, solo silenzi e piccoli movimenti, come fossero cani a scodinzolare di fronte al padrone. Lui le “nutre” e scompare, loro riprendono a parlare. E così di nuovo, in un cerchio che sembra non chiudersi mai. Alla fine di tutto Eva riappare, le lascia in disparte e d’improvviso è un fiume in piena., un fiume di rabbia. Ma nella rabbia ci lascia una speranza, una sola parola cui aggrapparci: “Ri-Evoluzione”.
Una nuova evoluzione, una rivoluzione che parta dalla fica.
Questo spettacolo parla delle donne, certo, ma con i loro gesti, le loro voci, le loro parole, parla agli uomini tutti e lo fa mostrandoli al loro peggio, come uno specchio per la prima volta estremamente sincero. È una provocazione, un’iperbole, un’esagerazione che mostra le donne come “puttane”, soggetti desiderosi di esistere solo come appendice dell’uomo. Donne che lottano per una porzione di potere riflesso, che più del corpo vendono le proprie aspirazioni, la propria capacità di sognare, la propria indole alla rivoluzione. Una provocazione spinta dall’indignazione, per un’attualità piena di teste che si abbassano, per una politica piena di patti firmati sotto le lenzuola, per piccole provincie o enormi metropoli vuote di alcun accenno di emancipazione.

Quasido

7.11.13 ,
Teatro Lo Spaio dal 29 Ottobre 2013 “QUASIDO” di Claudio Forti, regia di Salvo Ciaramidaro. Con Diana D'Angelo.
"Quasido", scritto da Claudio Forti, autore pluripremiato e rappresentato, da anni, in tutta Italia, è un originale "monologo per nota", in cui una nota, appunto, per la precisione un SI, ritiene di poter legittimamente aspirare ad un posto da DO. Un'operazione non semplice, considerate le pressioni e gli illeciti interessi che agitano il mondo del pentagramma! Quasido diviene, quindi, nelle intenzioni dell'autore, il simbolo della voglia di evoluzione e, allo stesso tempo, la vittima sacrificale dell'inevitabile scontro con i poteri "forti". Quasido,il SI che ha sempre detto "SI", riuscirà, però, dal manicomio delle note in cui è stata rinchiusa, a far sentire alta la propria voce, fino alla clamorosa conclusione.

Quintetto

5.11.13


Recensione dello spettacolo su Pensieri di Cartapesta

Casa dei Teatri 15 settembre 2013 TIDA – Teatro Instabile di Aosta
Quintetto (solo)
coreografie e regia Marco Chenevier e Smeralda Capizzi
produzione Teatro Instabile di Aosta
Entrata, semibuio, accende da solo una luce, ha una borsa di plastica. Al pubblico è stato dato un retorico foglio di sala zeppo di neologismi con spiegato un concept incentrato sull’’essenzializzazione’ della partitura, sull’eliminazione del superfluo e sulla ricerca dell’essenza del corpo e dell’arte.Un solo attore, quattro fari sulla scena, il mixer luci ed audio vuoti. Così inizia Quintetto. Il sistema teatrale, lo spettacolo è un ‘prodotto’, che viene realizzato attraverso un processo di ricerca, attraverso un ‘lavoro’. Il sistema produttivo di uno spettacolo, non differisce da un qualunque altro sistema produttivo. Ma cosa succede se lo spettacolo in sé, visto come un semplice sistema produttivo, come ‘lavoro’ in sé, viene ‘tagliato’?
Via quattro partiture del quintetto, via la tecnica, via ogni orpello. Come se in un grande stabilimento di produzione di automobili, fossero tutti licenziati, e restasse nella grande officina, svuotata anche delle macchine, l’ingegnere, con alcuni progetti. E basta.
La crisi dovuta all’implosione del sistema produttivo può trovare un’alternativa… che è totalmente in mano alla situazione presente. Il coinvolgimento del pubblico per realizzare un’idea di ciò che il quintetto era, crea una situazione di cooperazione che è necessaria per il compimento del lavoro stesso. L’équipe che si crea, nel gioco teatrale, diventa una squadra cooperante che lavora ad un progetto, secondo un unico flusso di informazione e con un obiettivo comune: come un sistema lavorativo-produttivo. In Quintetto il clima è irriverente, di gioco del tutto condiviso con il pubblico in un rapporto ‘alla pari’.
La fisicità resta centrale. Il performer è donato completamente al pubblico e nel rapporto che con il proprio corpo che è radicalmente ingaggiato nelle azioni fisiche e non è un oggetto simbolico della scena.

Playlist

5.11.13


Recensione dello spettacolo su Pensieri di Cartapesta

Casa dei Teatri 15 settembre 2013 TIDA – Teatro Instabile di Aosta
Playlist (solo)
coreografia Marco Chenevier
interprete Alessia Pinto
produzione Teatro Instabile di Aosta
Una playlist è una lista di canzoni realizzata su un supporto multimediale, realizzata in sequenza. In una stanza immaginaria una donna cerca un luogo. Cerca un posto dove stare e risuonano le note di un celebre brano delle Coco Rosie. Ha un abito che non le sta bene, è in imbarazzo, e cerca solo un posto dove stare. La ricerca si fa ossessiva, diventa nevrotica: la ricerca si trasforma in una fuga. Ma la Playlist interrompe il climax, e di brano in brano, da Brassens a David Bowie, da Jeanne Moreau a Mina, la danzatrice passa di costume in costume, svelando la sua nudità, ricoperta da sempre nuove maschere.
Gli ambienti si susseguono così, con tagli netti e sfumati, in un compulsivo percorso dove dapprima sembra che sia proprio la musica ad imporre cambi e ritmi, ma lentamente il rapporto si inverte, in un quadro finale dove un’Italia stracciata e decadente, con forchette al posto della corona ed un manuale di ristorazione alberghiera degli anni ’80, troneggia sulle note di J’ai la mémoire qui flanche. La compagnia ha lavorato proprio sul concetto di playlist, di zapping musicale, di consumismo applicato agli stati fisici. La superficialità dei rapidi passaggi da un’attività ad un’altra si concretizza nei passaggi musicali.
Ma in questo tessuto ritmico affiora un senso ben più profondo, affiora il sentire della danzatrice che nel suo essere proiettata come una trottola da una parte all’altra, respira nel tempo presente e realizza un malessere critico rispetto al totale non-radicamento dell’azione. In questo si attua il vero basamento drammaturgico, il puzzle prende forma ed assume uno (o più) significati. Il criceto non ha più voglia di correre dentro la ruota, o semplicemente, la ruota si è rotta.

Ma che cos’è questa drammaturgia contemporanea?

5.11.13
Teatro Biblioteca Quarticciolo 25 ottobre 2013 “Ma che cos’è questa drammaturgia contemporanea?” La Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale e gestita da Zètema Progetto Cultura con la direzione di Emanuela Giordano presenta tre proposte dedicate alla drammaturgia contemporanea: “In Italia, la parola drammaturgia contemporanea sembra quasi nascondere qualcosa di oscuro e respingente, noi crediamo che vadano rimossi gli ostacoli che impediscono una fruizione popolare della scrittura scenica, così come accade in molti altri paesi”. E’ un modo per far conoscere i nuovi autori, sostenerli ed avvicinarli "fisicamente" al pubblico italiano, ma anche un inedito strumento per far partecipare la città alle scelte culturali, per realizzare un osservatorio attivo, che sia di stimolo e di confronto con le diverse espressioni del fare teatro oggi. Primo di una serie di incontri con gli autori italiani, è stato ideato in collaborazione con la Direttrice Artistica Veronica Cruciani. Una rosa di nomi è stata elaborata grazie ai suggerimenti di un gruppo di "addetti ai lavori" chiamati ad immaginare con noi l’inizio di questo percorso. Hanno già aderito: Katia Ippaso, Roberto Cavosi, Luca De Bei, Giampiero Rappa, Francesca Macrì, Lucia Calamaro, Francesco Suriano, Andrea Cosentino, Gianni Guardigli. L’incontro è aperto alle scuole, alle università, a tutti i cittadini interessati alla scrittura e al teatro contemporaneo. Gli appuntamenti successivi si svolgeranno nel corso della stagione 2013 – 2014 presso gli altri teatri che fanno parte della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea. La rassegna Ma che cos’è questa drammaturgia contemporanea? si svolgerà da martedì 29 ottobre a domenica 3 novembre presso il Teatro Elsa Morante, il Teatro Biblioteca Quarticciolo, il Teatro del Lido di Ostia e il Teatro due Roma stabile d’essai che collabora all’iniziativa. Compagnie provenienti da tutta Italia viaggeranno da un teatro all’altro, proponendo i loro spettacoli e restando a disposizione per incontri, confronti e approfondimenti sulle ragioni del loro lavoro. Le rassegne prevedono anche la proiezione di documentari a tema.

Spectrex

1.11.13 ,
“Spectrex” del leggendario batterista di jazz John B. Arnold, un artista che ha condiviso il palco con jazzisti di portata storica, quale Gary Thomas, Greg Osby, Chet Baker, Matthew Garrison, Dave Fiucszinski e tanti altri e che da alcuni anni si dedica con rigore e attenzione alle nuove possibilità espressive della musica elettronica. Dubstep, IDM, Ambient, Drill and Bass si combinano in un flusso sonoro originale incentrato sulle grandi capacità improvvisative dell'artista.
 
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