LA PELANDA. CENTRO DI PRODUZIONE CULTURALE 10 SETTEMBRE 2014 danza/performance
nell'ambito di SWISS TIME in collaborazione con il network Finestate Festival
SCHICK/TODOROVIC (CH/RS)
Holiday on stage
ideazione, realizzazione e performance di Martin Schick & DamirTodorovic | con la partecipazione di un giovane ballerino di talento, un'artista donna disoccupata, un immigrato illegale | consulente artistico Cuqui Jerez | musica YujiroAkihiro, Wendelin Schmidt-Ott | organizzazione Anna K. Becker | costumiDragana Kunjadic per Costume National | consulente di moda Toshiko Kobatake | supporto tecnico Wendelin Schmidt-Ott, Michi Egger | assistente di produzione e ricerca sponsor Arnaud Gariépy, Rosalind Wynn | organizzazione Michaël Monney e Sally de Kunst | una produzione del Festival Belluard Bollwerk International con il contributo del Canton Friburgo per la cultura | in co-produzione con Gessnerallee Zürich, Dampfzentrale Bern, Beursschouwburg Brussels, Vooruit Gent, Brut Vienna, The Basement Brightone e Snaporazverein nell'ambito di Reso-RéseauDanseSuisse | con il supporto di WpZimmer Antwerp, Migros Kulturprozent, Pro Helvetia, Edith MaryonStiftung, Ernst Göhner Stiftung, Schweizerische Interpretenstiftung | sponsorizzato da Costume National, Red Bull, Fanadir Holiday Resort, Talking Image, Nendaz Ski Resort and Stimorol
WWW.MARTINSCHICK.COM
L'epoca del lusso non è finita - appartiene solo a un ristretto numero di persone. Il concetto sociale di welfare in Occidente è in dubbio, la concorrenza globale è in aumento e stanno nascendo nuove regole di protezionismo. Sempre più spesso viviamo come piccole identità competitive e in cima, meno che mai, c'è posto. Esiste una formula per il successo? Beh, si: Niente è più di successo che il successo stesso!
Si chiama effetto di amplificazione ed è un principio decisivo non solo nella società, ma anche nell'arte contemporanea. Gli artisti sono i pionieri di un certo fenomeno sociale conosciuto come “casting-society”. Il controllo è diventato un valore di per sé. La democratizzazione per lo più corrisponde alla dichiarazione di Joseph Beuys: tutti sono artisti. Oggi, però, dobbiamo dire: tutti vogliono essere artisti!
Holiday on Stage è un’indagine di Martin Schick e Damir Todorovic sulla forza seduttiva e le strategie della nostra società occidentale sempre in ritardo, adattate all'ambiente artistico. I performer si mettono nella posizione di una superiore classe sociale artistisca, che non mette in discussione la legittimità del chiamarsi artista.
Mentre l'industria e l'arte sono sempre più intrecciate, colmando il divario tra il capitale economico e il capitale culturale, l'artista diventa una classe sociale al servizio di una nuova società cyber-feudale. Con le sponsorizzazioni, il collocamento sociale dell’artista e l'industrializzazione dell'arte, la questione rimane: cosa accadrà alla stessa arte? Giocando ironicamente con i luoghi comuni, le citazioni e l'estetica della vita quotidiana, HOLIDAY ON STAGE è uno spettacolo,che mira a provocare una discussione sulla politica futura e l’economia. Si potrebbe chiamare un vero e proprio 'western'.
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