Roma ricorda Franca Rame

30.1.14 ,
Parte 2


Parte 3



Parte 4



Parte 5



Teatro di Villa Torlonia 19 Gennaio 2014 “Roma ricorda Franca Rame” Roma ha ricordato Franca dall'attività teatrale all'impegno sociale, dagli anni Cinquanta ad oggi, in tanti hanno reso omaggio a Franca Rame, una donna sempre "in prima linea". In tanti hanno voluto ricordare l'attrice, l'artista e la drammaturga di fama internazionale. Ideata dal Dipartimento delle Discipline dello Spettacolo delle tre università romane e dall'Archivio 'Franca Rame - Dario Fo' , la manifestazione si è svolta nell'arco di tutta la giornata e ha visto la partecipazione di amici, studiosi e colleghi dell'attrice scomparsa, ma anche di tanti cittadini. Sono stati proiettati filmati d'archivio e presentato il libro, pubblicato postumo, "In fuga dal Senato" .Ospite d'eccezione Dario Fo, che ha improvvisato anche un duetto con Giovanna Marini.
 Manifestazione, promossa dal settore Discipline dello Spettacolo dei tre Atenei romani. La finalità dell’incontro è quella di ricordare e far conoscere la vita e l’opera di Franca Rame: dall’attività teatrale all’impegno sociale, esplorando uno spaccato della vita italiana, dagli anni sessanta ad oggi. Saranno presentati filmati, documenti, testimonianze, con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo.
ore 10.00 Apertura dei lavori e saluti
EMANUELA GIORDANO, Direttore della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea
MARINA RIGHETTI, Direttore del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, Università di Roma “La Sapienza”
GIORGIO DE VINCENTI, Direttore di Sezione di Comunicazione e Spettacolo, Università di Roma Tre
DONATELLA GAVRILOVICH, Università di Roma “Tor Vergata”, presenta la Giornata di Studi
ore 10,30-12.00 Fra le carte e i filmati di archivio
MARISA PIZZA Archivio Fo-Rame, Università di Roma “La Sapienza”
Profilo di Franca Rame e presentazione dell’Archivio Digitale
DONATELLA GAVRILOVICH Università di Roma “Tor Vergata”
Franca Rame: dalla rinuncia a Visconti alla censura a Canzonissima
SIMONETTA CRISCI, Associazione Donne Diritti e Giustizia
FRANCESCA KOCH, Casa Internazionale delle Donne
Soccorso Rosso e l’impegno di Franca Rame: testimonianze
ore 12.00-13.00
MIRELLA SCHINO, Università di Roma Tre
Franca Rame si racconta in un’intervista con Eugenio Barba
DONATELLA ORECCHIA Università di Roma “Tor Vergata”
A colloquio con Carla Tatò: dentro il teatro negli anni Settanta
ore 13.00-14.00
Libera partecipazione alla proiezione di Sesso? Grazie, tanto per gradire! di Franca Rame
ore 14.00-15.00 Tavola rotonda: L’eco internazionale dell’opera Fo-Rame
presiede ALEKSANDRA JOVIČEVIČ, Università di Roma “La Sapienza”
AGENZIA DANESI-TOLNAY
Diffusione internazionale: passato e presente. Bilancio di un’attività
DONATO SANTERAMO, Queen’s University, Kingstom (Canada)
Franca Rame tra femminismo e ideologia: uno sguardo d’oltreoceano.
MARIETTA CHIKHLADZE, Università di Bologna
“Tutta casa, letto e chiesa” dalla Georgia all’Ucraina
Testimonianza di DELIA GAMBELLI, Università di Roma “La Sapienza”
ore 15.00-17.30 Saluti
FLAVIA BARCA, Assessore alla Cultura creatività e promozione artistica del Comune di Roma
FRANCO SALVATORI, Direttore del Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei beni culturali e del territorio,
Università di Roma “Tor Vergata”
Testimonianze di una vita fra arte e politica
MARISA PIZZA a colloquio con GIORGIO BIAVATI, RENATO CARPENTIERI, MARTINA CARPI, MADDALENA CRIPPA,GIOVANNA MARINI, MARIO PIROVANO, FRANCA VALERI DARIO FO Presenta “In fuga dal Senato” di Franca Rame

Dino

30.1.14 , ,
Teatro Tordinona 22 Gennaio 2014 “DINO” Di e con Bernardo Casertano E' la danza di un 'essere' non umano (apparentemente più umano degli umani) che cerca di copiare , di essere , di fare, di vivere come un uomo, ma non uno qualunque uno scelto bene, uno di quelli che sanno fallire a regola d'arte, Dino. Il fallimento è la vita.

Bellissima

30.1.14 , ,
Vedi risultati Nassa Teatrale  

Teatro Tordinona 23 Gennaio 2014 G.D.O.
presenta BELLISSIMA – OMAGGIO AD ANNA MAGNANI
Scritto, diretto ed interpretato da Simona Lacapruccia

Mitigare il buio

24.1.14
testo e regia di Francesca Sangalli
 con Paola Campaner, Serena Di Gregorio, Stefania Ugomari Di Blas
produzione Giovio15, in coproduzione con FeDerSerD
in collaborazione con ECATE, con il contributo di Fondazione Cariplo
Testo vincitore del premio Europeo Enrico Maria Salerno
Borsa di Scrittura premio Solinas, Menzione Speciale premio Dante Cappelletti


Mitigare il buio è la storia di una ragazzina e delle sue due amiche ambientata a Milano a cavallo del 2010. Questa storia è vissuta come un ricordo rievocato da una delle ragazze dopo anni passati e dopo aver superato e dimenticato la tossicodipendenza vissuta da adolescente.
La protagonista, "Babba di minchia", racconta tre anni della loro vita insieme visti attraverso il filtro della nuova eroina giovane: un'eroina diluita, leggera, da fumare, tirare e infine da iniettarsi in vena. Una non vita proiettata, sognata e immaginata come una favola macabra a tinte pastello.

L'uomo carbone

24.1.14
Teatro Kopò 11 Gennaio 2014
"L'uomo carbone"
di Michele di Mauro e Federica Vicino.
Regia: Federica Vicino.
Con: Massimo Leone, Michele Di Mauro, Davide Clivio, Rita De Bonis, Lina Bartolozzi, Nicky De Chiara, Rossella Remigio, Carlo Elpidio, Giulia Cipollone, Denise De Luca, Alberto Grosso, Giorgia Starinieri.
 L’8 agosto del 1956, un’esplosione devasta il pozzo n. 1 della miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle in Belgio. 262 dei 274 minatori presenti in quel momento nella miniera perdono la vita: 136 sono italiani; 60 di queste vittime sono di origine abruzzese; si tratta di emigranti, partiti alla volta del Belgio all’indomani della ratifica dell’”Accordo Uomo – Carbone”. L’allestimento curato dal Teatro Sociale di Pescara racconta la storia di due fratelli, Antonio e Sandro, partiti alla volta del Belgio, con in tasca la domanda di emigrazione e nel cuore tutti i sogni, le speranze, i rimpianti di due ragazzi qualunque. Nel pozzo numero uno, quella maledetta mattina dell’8 agosto del ’56, scopriranno che in realtà avevano imboccato la strada che li conduceva inesorabilmente verso il loro destino. Una storia dura e toccante, dai risvolti neorealistici, che qualcuno ha definito “verghiana”, i cui protagonisti non sono però delle trasposizioni sceniche del clichè del minatore o dell’emigrante, ma persone. Il nucleo centrale della storia de “L’uomo-carbone” si snoda attorno alla necessità di rivelare questa semplice, ma non trascurabile, incontrovertibile verità: i minatori di Marcinelle, prima che minatori, erano persone. Con le loro storie, le loro vite, i loro sentimenti, le loro speranze, le loro paure. E il loro destino.

Ti taggo o non ti taggo?

24.1.14
Recensione dello spettacolo su gufetto.it

Teatro Kopò 17 Gennaio 2014 “TI TAGGO O NON TI TAGGO? L’AMORE AI TEMPI DI FACEBOOK”
 Regia di Maria Elisa Barontini
Con Maria Elisa Barontini e Gustavo Maccioni
Audio e Luci: Maurizio Lollobrigida
Che cosa sarebbe successo se le più celebri coppie della storia avessero avuto Facebook a loro disposizione? Leopardi avrebbe mai trovato il coraggio di chiedere l’amicizia a Silvia? E Lancillotto e Ginevra sarebbero riusciti a mantenere segrete le loro peccaminose chat? “Ti taggo o non ti taggo?” Un tuffo nel passato per scoprire come Facebook avrebbe cambiato il loro destino!

Cyrano

24.1.14
Teatro dell’Orologio 16 Gennaio 2014 La Compagnia Marabutti presenta lo spettacolo
“CYRANO”
liberamente tratto dal 'Cyrano De Bergerac' di Rostand
adattamento e regia Lorenzo De Liberato
con (in o.a.) Tiziano Caputo, Matteo Cirillo, Fabrizio Milano, Giordana Morandini, Stefano Patti, Mario Russo
musiche originali di Tiziano Caputo
eseguite da Tiziano Caputo, Mario Russo
assistente alla regia Lorenzo Garufo
trucco Soraya Artese
scenografia Sabino Caputo, Michele Caputo, Cesare Angelici
un affettuoso ringraziamento al Maestro d'armi Renzo Musumeci Greco
disegno luci Matteo Ziglio
Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei. Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce ad esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del conte de Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, De Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d'appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo. Dopo quattordici anni , Rossana, ritiratasi in una comunità religiosa, riceve la visita di Cyrano reduce da un ospedale: durante il colloquio, da Cyrano morente, Rossana apprende, disperata, la storia del taciuto amore per lei. L’opera di Edmond Rostand, il Cyrano De Bergerac, è senz’altro uno dei più grandi classici della storia del teatro. La compagnia Marabutti ha deciso di scegliere questo testo, fra tutti, per iniziare a misurarsi con il “grande teatro classico” e per riportare sulla scene questi personaggi immensi e immortali.

Amleto

17.1.14 ,
Teatro Tordinona 12 Gennaio 2014 Compagnia DeaTriba presenta
 AMLETO
di William Shakespeare
regia di Luca Archibugi
con Enrico Grimaldi, Arianna Ninchi, Dario Alberti, Veronica Zucchi, Danilo Garraffa, Fabrizio Punzi Sambiase, Chiara Iuliucci, Beatrice Eleuteri, Marco Ciampa, Roberta La Tona, Rossella Pazienza
assistenti alla regia Carlotta de Cuntis, Carlo Ghirardi
musica a cura di Marco La Placa
luci Giovanni Fania
trucco e acconciature Maria Flaminia Grande
costumi Alessandro Egitto & Maria Flaminia Grande
Rappresentazione per sole marionette della tragedia scespiriana alle estreme conseguenze del gran finale del balletto tirato dai fili. La scelta del linguaggio riesce ad attualizzare termini e concetti senza rompere col piano classico dell’originale, arricchendo ma non deformando il flusso di parole/pensieri di un Amleto che parla da personaggio scespiriano che si rivolge ad un pubblico giovanile odierno. Questo gioco tra farsa e tragedia, miscela in perfetto equilibrio di effetti comici e drammatici, è una sorta di messaggio “politico” in un mondo dove tutto, ideali e valori, politica e cultura, sono ridotti ad una miserabile farsa di buffoni. Di qui la tristezza di un Amleto che si adegua ai tempi moderni, assumendo ora lo sguardo languido e il tono tremante di un Carmelo Bene, ora piroettando come una marionetta impazzita che cerca di tagliarsi i fili alla Paolo Poli.

Libero pensiero sulla donna

17.1.14 ,
Teatro Tordinona 12 Gennaio 2014 Libero Pensiero Sulla Donna "Vittima" o "Vegetariana"?
Spettacolo di e con Alexia Justine Murray e Massimiliano Delgado
Massimiliano e Alexia tentano di spiegare la donna in tutte le sue sfaccettature attraverso monologhi e racconti che spesso attingono ai classici e ai luoghi comuni come alle esperienze personali con ironia e divertimento fino ad un risultato abbastanza...disastroso.

Gli ebrei sono matti

17.1.14

Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Biblioteca Quarticciolo 3 Novembre 2013 “GLI EBREI SONO MATTI”
 con Dario Aggioli, Guglielmo Favilla
voci registrate Stefania Papirio, Marco Fumarola
registrazioni vocali Marco Fumarola
costumi e scene Arianna Pioppi, Medea Labate
maschere realizzate in gioventù da Julie Taymor
organizzazione Carla Damen
ideato e diretto da Dario Aggioli
Spettacolo dedicato alla memoria del prof. Ferruccio Di Cori. Teatro Forsennato. Lo spettacolo si ispira ad un evento veramente accaduto. Durante il ventennio fascista, Enrico viene ricoverato in un manicomio in una clinica vicino Torino, lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi del Duce, da lui tanto amati. Ferruccio, ebreo romano costretto a fuggire per l’ennesima volta, viene ricoverato in un manicomio vicino al confine, sotto un altro nome: Angelo. Il professore che dirige la casa di cura, per insegnargli a comportarsi come un malato di mente, lo mette in stanza con Enrico, uno dei più innocui tra i degenti. Ferruccio per imparare ad essere un altro, si confronta con Enrico che non riesce ad essere più se stesso da tempo. Un matto vero fascista e un matto falso ebreo raccontano la tragedia delle leggi razziali attraverso la comicità della situazione.

Genesiquattrouno

15.1.14 ,
Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2013 a Roma nel Teatro Villa Torlonia si svolgono le finali del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”, istituito dall’Associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello. Promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e con Zètema Progetto Cultura, il Premio verrà assegnato ad un progetto di spettacolo ancora inedito scelto tra gli otto selezionati per la finale.
La giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario, assegnerà un premio di produzione di 3000 € allo studio ritenuto più meritevole tra gli otto finalisti.
Gli studi in finale
Sabato 21 dicembre
ore 16.15 genesiquattrouno titolo studio Gaetano Bruno (Roma)

Hic sunt leones

15.1.14 ,
Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2013 a Roma nel Teatro Villa Torlonia si svolgono le finali del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”, istituito dall’Associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello. Promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e con Zètema Progetto Cultura, il Premio verrà assegnato ad un progetto di spettacolo ancora inedito scelto tra gli otto selezionati per la finale.
La giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario, assegnerà un premio di produzione di 3000 € allo studio ritenuto più meritevole tra gli otto finalisti.
Gli studi in finale
Sabato 21 dicembre
ore 15.30 Hic sunt leones. titolo studio. La storia di uno scienziato in tempo di guerra Teatri della Resistenza (PI)

Animemorte

15.1.14 ,
Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2013 a Roma nel Teatro Villa Torlonia si svolgono le finali del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”, istituito dall’Associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello. Promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e con Zètema Progetto Cultura, il Premio verrà assegnato ad un progetto di spettacolo ancora inedito scelto tra gli otto selezionati per la finale. La giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario, assegnerà un premio di produzione di 3000 € allo studio ritenuto più meritevole tra gli otto finalisti. Gli studi in finale ore 16.30 Animemorte titolo studio Teatrodilina (Roma)

Senza la musica la vita sarebbe un errore

15.1.14 ,
Il 6 e il 7 dicembre al Teatro Arvalia e l'8 dicembre al Teatro Villa Torlonia, sono stati allestiti in forma di studio scenico i diciassette lavori scelti dalla giuria per la fase semifinale del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche "Dante Cappelletti" 2013 - x edizione
6 dicembre – Teatro Arvalia
“Senza la musica la vita sarebbe un errore “ titolo studio di Eugenio Tassitano (Roma)

Jellyfish

15.1.14 ,
Il 6 e il 7 dicembre al Teatro Arvalia e l'8 dicembre al Teatro Villa Torlonia, sono stati allestiti in forma di studio scenico i diciassette lavori scelti dalla giuria per la fase semifinale del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche "Dante Cappelletti" 2013 - x edizione
6 dicembre – Teatro Arvalia
“Jellyfish” titolo studio di Francesca Falchi (Cagliari)

Castrato

15.1.14 ,
Il 6 e il 7 dicembre al Teatro Arvalia e l'8 dicembre al Teatro Villa Torlonia, sono stati allestiti in forma di studio scenico i diciassette lavori scelti dalla giuria per la fase semifinale del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche "Dante Cappelletti" 2013 - x edizione
8 dicembre – Teatro Villa Torlonia
“Castrato” titolo studio presentato da Centro di produzione teatrale Via Rosse (Vighizzolo, Padova)

Funhouse

15.1.14 ,
Sabato 21 e domenica 22 dicembre 2013 a Roma nel Teatro Villa Torlonia si svolgono le finali del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”, istituito dall’Associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello. Promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e con Zètema Progetto Cultura, il Premio verrà assegnato ad un progetto di spettacolo ancora inedito scelto tra gli otto selezionati per la finale.
 La giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario, assegnerà un premio di produzione di 3000 € allo studio ritenuto più meritevole tra gli otto finalisti.
Gli studi in finale
Sabato 21 dicembre
ore 18.30 Funhouse titolo studio Bluteatro (Roma)

Premiazione Premi Tuttoteatro.com Cappelletti e Nicolini 2013

15.1.14 ,
Premiazione Premi Tuttoteatro.com Cappelletti e Nicolini 2013. Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello. Promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e con Zètema Progetto Cultura, il Premio verrà assegnato ad un progetto di spettacolo ancora inedito scelto tra gli otto selezionati per la finale.
La giuria, presieduta da Grazia Maria Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario, assegnerà un premio di produzione di 3000 € allo studio ritenuto più meritevole tra gli otto finalisti.

La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 22 dicembre 2013 alle 21.00, dove è stato attribuito anche il Premio “Renato Nicolini” ad una personalità della cultura che si è distinta nella progettazione, nella cura e nel sostegno delle attività culturali e artistiche, esprimendo col suo operare un rinnovamento delle dinamiche relazionali e della stessa politica culturale.
Teatro Villa Torlonia

Novéle

14.1.14
Teatro Kopò 8 Gennaio 2014 “Novéle” Dai racconti di Micol Graziano, vincitrice Premio Troisi 2013. Diretto e interpretato da Paolo Giommarelli, Cristina Gardumi "Tutto è veleno, e nulla esiste senza di esso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto" (Paracelso, medico alchimista del Cinquecento) Novèle è una raccolta di bagatelle dal ritmo sincopato: quisquilie di esistenze anonime. Novèle è un insieme di scherzi, talvolta brevissimi e dissonanti, talora rotondi e languidi. Novèle è disinfettante liquido di miele e cloruro di sodio. Novèle è un florilegio di fabulae da ascoltare con accanto una tazzina d'acqua fresca. Respirare bene dopo ogni sorso, e bere con cautela.

Il segreto della vita

14.1.14
Teatro Lo Spazio 7 Gennaio 2014 Alida Valli Associazione Culturale presenta
 IL SEGRETO DELLA VITA
una commedia di Alberto Bassetti
regia Alberto Bassetti, Francesco Verdinelli
con Olivia Cordsen, Pierpaolo De Mejo
musiche originali Francesco Verdinelli
costumi Silvio Laurenzi
scene Gianni Palocci Poveri
aiuto regia Virginia Franchi
foto di scena Pino Le Pera
locandina e grafica Federica Gargiulo
ufficio stampa Elisabetta Castiglioni
Singolare e a tratti destabilizzante questa commedia, costantemente in bilico tra caustico sarcasmo e deragliamenti nonsense. Simbolicamente il pubblico si dispone proprio attorno all'alcova dei due amorevoli "piccioncini", che di lì a poco giungono sul palcoscenico antistante indossando ancora i loro eleganti abiti da cerimonia. Tra una leziosa smanceria, un'affettuosa premura e un'impacciata indecisione il sentiero che li condurrà al coronamento erotico del loro amore sinora mai consumato ci appare sin dai primi passi piuttosto irto di asperità. Lui rappresenta tutto ciò che un “vero uomo” dovrebbe essere: macho, muscoloso, impositivo, autoritario, conoscitore dei segreti della vita e del sesso, addirittura all’occorrenza può riversare la sua irruente carica di mascolinità in poderose schitarrate rock che farebbero capitolare ai suoi piedi qualunque donzella gli capiti a tiro. Lei, nonostante la prorompente carica di sensualità emanata da una fisicità di statuaria bellezza, è un coacervo di ingenuità ed insicurezze scaturite dall’ opprimente educazione maschilista ricevuta in famiglia; sua intenzione precisissima è mettere il più rapidamente possibile al mondo una nidiata di pargoli – diciotto, anzi venti – da crescere nell’imponente magione con giardino in cui inderogabilmente dovranno trasferirsi.
Due piccoli inconvenienti: Lei non conosce neppure quali siano le dinamiche che conducono dal viscerale desiderio di maternità al concepimento di un bambino, è ancora convinta che le favole relative a cicogne foriere di neonati da depositare al riparo di rigogliosi cavoli corrispondano a verità. D’altra parte Lui non è affatto incline ad allargare sin da subito la famiglia con un numero esponenziale di figli, molto meglio godersi le gioie della quotidianità senza progettare troppo in dettaglio il futuro.
Ecco dunque che le prime crepe cominciano ad apparire, lo scontro dall’invettiva verbale sconfina fin troppo rapidamente nell’aggressività fisica con Lei che tenta di mettere in pratica le metodologie apprese nei corsi di difesa personale per costringere il neo-marito a condividere i suoi progetti di immediato ampliamento del nucleo familiare e Lui che risponde prontamente, facendo leva sulla sua superiore possanza fisica, sino a schiaffeggiarla pesantemente in una sequenza di disturbante veemenza che sembra introdurre a una prospettiva decisamente diversa su questa intrigante coppia, rispetto all'idillio scoppiettante ironia e giocosità dei primi momenti.
E le sorprese arriveranno impreviste e massicce con ribaltamenti repentini, trovate en travesti decisamente sorprendenti e un'accelerata impetuosa e coinvolgente.

Bunker

10.1.14
Recensione dello spettacolo su Gufetto.it

Teatro Millelire 21 novembre 2013 TeatroInMovimento presenta “ BUNKER” scritto e diretto da Anastasia Astolfi, con: Anastasia Astolfi, Alessandra Chieli.
Un rifugio antiatomico, due donne parlano di un attacco terroristico in un locale, un’esplosione nucleare che ha raso al suolo interi quartieri e ucciso moltissime persone.
Lei ha portato l'altra, priva di sensi, dentro quel rifugio dove sono costrette a restare chiuse e a far passare il tempo in attesa che la radio torni a funzionare e che qualcuno le informi su cosa sia accaduto là fuori. I giorni passano e sale la tensione della clausura, una tensione che per una delle due donne è anche sessuale, mentre l'altra comincia a sospettare che la storia dell’esplosione nel locale sia in realtà tutta un’invenzione.
BUNKER è un momento di vita di due donne fuori dal mondo, uno spaccato che da voce al “male passionale”, che conduce a quella logica- illogica che genera ossessione e dissipazione di sé. Amore e Morte si fondono in una dolcezza seducente ma pericolosa.
La storia si snoda tra menzogne, dominio e sottomissione, che trasforma le protagoniste sia in vittime che carnefici. L’interazione verbale è asciutta, provocatoria, dal sapore cinematografico. Il Desiderio e la Mancanza, il Bisogno e la Privazione, tessono la trama dello spettacolo, che invita gli spettatori ad accompagnare i protagonisti in questo thriller psicologico, attraverso desideri di possesso, di supremazia, per primeggiare nella difficile arte della sopravvivenza. Quella vera, quella che non concede una seconda possibilità.

Essere Emanuele Miriati

10.1.14 ,


Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Pineta Marradi, Castiglioncello 3 Luglio 2013 “ESSERE EMANUELE MIRIATI” di e con Riccardo Goretti, collaborazione ai testi e alla scena Emanuele Miriati
luci e supporto tecnico Duccio Burberi
realizzazione scena Francesco Bresci
produzione Nata Teatro in coproduzione con Armunia/Festival Inequilibrio
in collaborazione con Arti Vive
Nel 1975 Cioni Mario di Gaspare Fu Giulia di Benigni/Bertolucci fece un punto e a capo
sull’esame della condizione di vita del proletariato in Italia. Il Cioni era un operaio della provincia pratese, terrigno, disperato, squattrinato, capace (quasi suo malgrado) di profonde analisi sociali ed esistenziali.
Nel 2013 Riccardo Goretti prova a Essere Emanuele Miriati, un operaio della provincia pratese, terrigno, disperato, squattrinato, capace (quasi suo malgrado) di profonde analisi sociali ed esistenziali. Non che questo basti, né per lo spettacolo né per la vita. Infatti c’è di più: la gioia, la rabbia, l’impulsività, l’amicizia, la morte, la generosità, le bugie...

I coccodrilli

9.1.14
Recensione dello spettacolo su TeatroeCritica

Teatro Tordinona in dicembre 2013, Roma
 I COCCODRILLI
di Giulio Rizzo e Pietro Seghetti.
Dal romanzo di Youssef Rakha tradotto da Elena Chiti
regia Ferdinando Vaselli
Matteo Febo, Francesco Ferrieri, Barbara Manzato, Francesca Rosa, Simona Senzacqua, Giovanni Sorrentino
aiuto regia Cecilia Di Giuli
“I coccodrilli”, la trasposizione di Giulio Rizzo e Pietro Seghetti sulla traduzione di Elena Chiti dell’opera dello scrittore e giornalista egiziano Youssef Rakha, dal 10 al 15 dicembre al Teatro Tordinona in collaborazione con l'associazione La Dramaturgie per il Festival Quartieri dell'Arte.
Prendendo a oggetto di studio la società di El Cairo, Rakha intraprende una personale archeologia dell’intelletto, identificando tre strati principali, spiegando la rivoluzione dell’Egitto contemporaneo guidata dalla generazione del 2010 attraverso i legami con la sua generazione, quella degli anni novanta, e con quella precedente degli anni settanta. Tre generazioni con ideologie diverse che trovano la loro comune motivazione in una singolare ricerca di significato.
Quest’opera moderna, unica nel suo genere e di grande efficacia si esprime sia con voce poetica (a volte letteraria, a volte slang) sia con precisione concettuale. Corrispondendo a questa duplicità del linguaggio, la storia oscilla tra le avvincenti trasformazioni di tre amici poco più che ventenni e l’analisi della società egiziana. Per affrontare la complessità dell’opera due giovani drammaturghi-sceneggiatori, Giulio Rizzo e Pietro Seghetti, entrambi portatori di una scrittura politica, ma con tratti molto diversi tra loro (più orientato verso un approccio fantastico Rizzo, decisamente incline a una scrittura realistica Seghetti), uniscono le forze nella realizzazione di una trasposizione per il palcoscenico diretta in prima assoluta da Ferdinando Vaselli, autore di molti spettacoli di teatro di narrazione.

Nell’oceano il mondo

7.1.14 ,
Il 6 e il 7 dicembre al Teatro Arvalia e l'8 dicembre al Teatro Villa Torlonia, sono stati allestiti in forma di studio scenico i diciassette lavori scelti dalla giuria per la fase semifinale del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche "Dante Cappelletti" 2013 - x edizione
6 dicembre – Teatro Arvalia
“Nell’oceano il mondo” titolo studio di Andrea Ciommiento – Enoch Marrella (Torino)
 
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