Casa delle Culture 23 ottobre 2013 la compagnia IDEA... AZIONE
“I SOGNI DI RAY”
testo di Piergiorgio Viti
con Carlo di Maio, Giovanni Amodeo, Gianni Staiano
regia di Iolanda Salvato
"I sogni di Ray" è un omaggio ad un uomo che per tutta la vita è diventato grande guardando il mondo con gli occhi di un bambino. In questo spettacolo raccontiamo l'uomo e l'artista attraverso le sue visioni , i suoi suoni e naturalmente i suoi sogni... "Sono stato un grande musicista, pianista e cantante statunitense. Considerato uno dei pionieri della musica soul; cieco dall'età di sette anni a causa di un glaucoma, seppi coniugare in maniera unica, sonorità diverse, dal rhythm and blues alla musica country" Quando nel 1947, nel panorama musicale statunitense, comparve la figura di Ray Charles, nulla fu più come prima. Ray Charles, genio e sregolatezza senza pari, con i suoi successi e i suoi insuccessi e la sua straordinaria vita tormentata, si parla di tre mogli e di non si sa quanti figli, è uno dei pilastri della musica soul a livello internazionale. E della sua influenza musicale ed artistica ancora se ne risente tutt’oggi. “I sogni di Ray” è un componimento scritto appositamente per il gruppo dal giovane poeta marchigiano Piergiorgio Viti in omaggio a quello che è stato uno più grandi personaggi della black music. Attraverso dieci tappe, dieci monologhi/deliri/deliqui dal sapore vagamente e dichiaratamente onirico, si ripercorrono alcune delle tappe fondamentali del percorso biografico e artistico di questo grande artista che oltre che essere un artista è stato anche un personaggio di rilevanza notevole, ma senza alcun riferimento specifico al vissuto del grande artista americano, in realtà lo spettacolo vuole affrontare il tema della diversità, nel caso specifico la cecità dell’artista, ma qui per diversità si intende la diversità dell’artista in generale ed alla sua solitudine portata all’estreme conseguenze, l’artista è solo nel momento della creazione ma anche nel momento in cui il suo contributo viene varato e/o approvato o meno, senza tralasciare quelli che poi sono i condizionamenti culturali e sociali, il tutto accompagnato dalle canzoni più belle dell’artista di Albany.
Ray Charles viene dunque presentato non solo, giustamente, come artista, ma anche come uomo, un uomo capace di lottare ogni giorno contro una società, nello specifico quella americana, ancora legata al pregiudizio. Ray Charles diventa quindi, nonostante la sua cecità e le sue debolezze, l’emblema del riscatto dei neri in una società dominata dai bianchi e noi lo prendiamo prestito per questa serata magica per riscattarci dagli intellettualismi e dalle speculazioni inutili.
Anche noi difatti con questa serata cerchiamo un riscatto, il riscatto della semplicità e dell’immediatezza, dell’afflato parola/musica, nessuna ricercatezza, nessuna macchina scenica, solo della buona musica ed una bella storia da raccontare magari con la speranza di lasciare nello spettatore un bel contagio sonoro/visivo.
L’interpretazione del gruppo già collaudato degli interpreti, un attore, un cantante ed un musicista già comprovato dall’ottimo esito di ‘Pirandello mon amour’, in grado di emozionare gli spettatori, coinvolgendoli appieno in questo “viaggio a ritroso” che termina in modo un po’ speciale.
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