M O L O C H
28.6.13
.
Teatro
Recensione dello spettacolo su Pensieri di Cartapesta
Teatro Tordinona 14 Giugno 2013 “M O L O C H” regia Roberto Risica, con: Alessandra Angelucci, Sabrina Broso, Massimiliano Frateschi, Teodora Grano, Alessandro Lanza, Roberto Risica. Scene Selena Garau, costumi Oncut Studio, musiche Angela Bruni. C'è una frattura che ha a che fare soprattutto con il nostro mondo, una distanza spietata tra il sentire e il vivere, tra il dentro e il fuori. Ma è una sofferenza inespressa, un’implosione silente, un dolore che non trova sfogo, che si espande dentro. Il disorientamento è diffuso come un rito comune. Eppure la nostra tragedia è declassata ad una rassegnazione malinconica, una serenità posticcia che nasconda il malessere quotidiano di un conflitto impari e feroce. Il nostro è un disagio privato, muto, segreto. Come animale ferito, la nostra richiesta d’aiuto è senza parole. E a forza di contenerci siamo diventati il contrario di un urlo. Io credo ancora nella forza della poesia, nel riscatto della grazia, nella potenza disarmante della delicatezza, come atto di resistenza e di salvazione. Credo nella necessità di indagare la propria fragilità, tratto imprescindibile del nostro essere umani, instabili e precari. Credo nella necessità di proteggerla, la nostra fragilità, di considerarla rifugio, ricettacolo, enclave dalla brutalità, caldo ventre di madre, riparo dalla ferocia del mondo. E come Artaud auspico un teatro capace di tradurre ciò che la vita dimentica, dissimula, o è incapace ad esprimere. Moloch è un’esortazione all’ascolto, un incitamento a non reprimere la propria vulnerabilità, a rivendicarla. Essere friabili, come a dire essere umani. Per contrapporsi all’abisso, per guarire l’urlo di questo mondo dolente e disperato, per prendersi cura del suo vagito straziante e della nostra sete d’aria e luce. Per concederci finalmente un’esplosione di gioia. “Il male ci mette alla prova e insieme ci dà l'occasione di guarire.” Alda Merini
.
Teatro
- Blogger Comment
- Facebook Comment
0 commenti:
Posta un commento